Translate

martedì 30 aprile 2013

Ancora un altro premio...




Ed ecco che inaspettatamente, a distanza di pochissimi giorni ho ricevuto un altro premio. Ringrazio di cuore Lory che mi ha premiato e invito tutte a visitare il suo blog www.bazzicandoincucina.blogspot.it 

La regola principale di questo premio e donarlo ad altri 15 blog con meno di 200 follower non è la cosa più semplice del mondo ma ci proveremo,ecco quindi l'elenco di blog che premio:

1- persempremamma
2- piccolepolpettecrescono
3- juliaysusrecetas
4- ildecoupagediantonella
5- musicalvecchimerletti
6- creativandoilmioblog
7- zuccheramente
8- cocinandoenmarte
9- antoportalerecensioni
10- buonappetitoolanda
11- palvientretodoloqueentre
12- viviincucina
13- lauratralenuvole
14- novedadesdecartelera
15- abaloriosycomplementaslaestrellachata

sabato 27 aprile 2013

LE ZUPPETTE DI PAPA'

A causa di tanti impegni e di un pò di stanchezza, questa settimana ho trascurato un pò il blog , ma eccomi qui pronta a ripartire e alla grande! I dolci mi danno sempre quella marcia in più ed  oggi voglio deliziarvi con un bel dolcino degustato lo scorso 25 Aprile . Il titolo ha una sua musicalità , ma non deve trarvi in inganno poichè a preparare le zuppette non è il mio papà     "Oh per carità" , ma io, solo che sono dedicate a lui in quanto uno dei suoi dolci preferiti.
No, non lo immagino proprio mio padre ai fornelli , è contro ogni probabilità, lo diceva  la sua mamma e anche la mia... Papà ai fornelli equivale ad una chiamata al 115(ovvero ai pompieri) dopo un solo minuto alla sua entrata in cucina. Due sole cose riesce a fare : il caffè ( da buon napoletano) e gli spaghetti con il limone. Quest'ultima è una sua specialità, che magari vi posterò anche perchè incuriosisce , e che è solito preparare quando rimane magari una giornata da solo a casa (fortunatamente succede molto di rado). 
Descrivervi la scena è una vera macchietta ; mia madre entra dalla porta della cucina e incomincia a scrutare il pavimento controluce, osserva molto attentamente tipo Sherlock Holmes, poi si avvicina al lavandino , osserva attentamente i fornelli , apre lo scolapiatti , e tutto d'un fiato , rivolgendosi a papà che nella poltrona è diventato piccino picciò gli dice :- Ti sei cucinato gli spaghetti con il limone ?! Io lo sapevo (Beh il tono è un pò di rimprovero visto che lei gli prepara sempre il pranzo, quando sa che resta fuori )!!!
Poverino lui cerca di negare l'evidenza, ma le macchie parlano chiaro, è colpevole !!! Per fortuna però che mia madre non viaggia mai senza mio padre, altrimenti  si salvi chi puòòòòòòò!!!!!!!!
Ma il bello forse è proprio questo, ognuno riesce in qualcosa , e per lui la cucina è off limits !!!!


- Difficoltà : media
- Tempo : 2 ore
- Costo : € 6 circa


- Ingredienti per 20 zuppette :
- Per la sfoglia:
500 g di pasta sfoglia
oppure 2 confezioni di sfoglia già cotta

-Per il Pan di Spagna :
3 uova
150 g di farina tipo "00"
150 g di zucchero
1/2 bustina di lievito secco per dolci

- Per la crema :
1/2 l di latte
2 uova 
150 g di zucchero
75 g di farina tipo "00"
1 bustina vanillina
la buccia grattugiata di un limone

-Per la bagna :
250 g di acqua 
150 g di zucchero
1/2 bicchiere di liquore Strega


- Procedimento :
-Per il Pan di Spagna :
Io lo preparo sempre il giorno prima, in modo tale da poterlo tagliare senza rischiare di romperlo.
In un robot da cucina o semplicemente con un frullino tradizionale sbattete le uova, con la farina setacciata e lo zucchero , fino a quando il composto non presenterà delle bolle in superficie. A questo punto lasciatelo riposare tanti minuti quanto quelli che lo avete impastato. Trascorso questo lasso di tempo aggiungete il lievito e una mezza tazzina di acqua e amalgamatelo bene.
Versatelo in una teglia imburrata ed inforno a 150° se il forno è ventilato, 170° se il vostro forno è statico , per circa 30 / 40 minuti.
Appena è pronto sfornatelo e lasciatelo raffreddare fuori dal forno.

- Per la sfoglia :
Ci sono due opzioni: la prima è quella di comprare quella già cotta , facilmente rintracciabile nei supermercati, che dovrete solo tagliare e farcire; la seconda è di cuocere voi le sfoglie.
per queste ultime basterà stendere la sfoglia sottile e tagliare tutti rettangoli della stessa misura, 8 cm x 5 cm (volendo potrete cambiare le misure a vostro gradimento), praticate con un coltello delle piccole incisioni, poichè sfoglieranno ma non faranno l'effetto palloncino, ed infornatele a 160 ° forno ventilato, se statico 180° per 15 /20 minuti. Sforatele e lasciatele raffreddare.

- Per la crema :
Mettete in una pentola la farina, la vanillina  e lo zucchero e mescolateli. Unite le uova e con l'aiuto di una frusta o di un frullino, come preferite, sbattete il composto. A parte in un pentolino mettete a bollire il latte con le bucce di limone che poi toglierete . Quando sarà pronto verserete il tutto nella pentola, avendo l'accortezza di continuare a rimestare, onde evitare grumi. Rimettete il tutto sul fuoco ancora per qualche minuto, affinchè la crema non inizi a bollire e ad addensarsi. Quando è pronta lasciatela raffreddare.

- Per la bagna :
Scaldate l'acqua e fatevi sciogliere lo zucchero. Quando si sarà raffreddata unitevi la Strega e mescolate.

- Assemblaggio :
Prendete una sfoglia , spalmatevi della crema. Adagiatevi il Pan di Spagna tagliato e bagnatelo con la bagna. Ricoprite il tutto con un altro rettangolo di pasta sfoglia, la cui parte sottostante sarà stata spalmata anche essa di crema. Spolverate con dello zucchero a velo

- Occorrente :
Teglia 22 cm di diametro per il Pan di Spagna , cartaforno







venerdì 26 aprile 2013

Secondo Liebster Award


Ringrazio di cuore il blog "persempremamma" per aver pensato anche a me nell'assegnazione del premio e vi invito a visitarlo. Come ben sapete questi riconoscimenti tra blog sono un fantastico modo per conoscersi e conoscere meglio anche le persone che si celano dietro la tastiera e quindi passo con estremo piacere al riassunto delle regole da seguire per aver pienamente diritto al premio.

RINGRAZIARE IL BLOG CHE TI HA ASSEGNATO IL PREMIO
SCRIVERE 11 COSE SU DI SE
RISPONDERE ALLE 11 DOMANDE 
PREMIARE 11 BLOG CON MENO DI 200 FOLLOWER

ECCO LE 11 COSE SU DI ME:
1- Mi piace decorare torte con la pasta di zucchero
2- Non guardo molta tv
3- Adoro l'estate
4- Mi piace scrivere
5- Non sopporto l'arroganza e la presunzione altrui
6- Sono schietta e sincera
7- Amo condurre una vita semplice
8- Sono sposata da 8 anni
9- Ho una magnifica peste di 4 anni
10- Sono una maniaca della spesa
11- Odio i rimandi

RISPONDO ALLE 11 DOMANDE PROPOSTE:
1- Qual'è il tuo piatto preferito? Le patatine fritte
2- Mare o montagna? Entrambi purché con la mia famiglia
3- Truccata o struccata di solito? Struccata
4- La colonna sonora della tua storia d'amore? La cura di Franco Battiato
5- Se fossi un quadro saresti? Ninfee bianche di Monet
6- Quali colori rappresentano la tua vita? Giallo come il sole,Rosso come la passione  e Verde come la speranza
7- Il primo numero che ti viene in mente ora? 17
8- Se potessi cambiare lavoro faresti? L'insegnante
9- Hai realizzato i tuoi sogni di bambina? Alcuni si, altri li sto realizzando,altri ancora li realizzerò
10- Cos'è per te la felicità? Vivere in armonia con se stessa e con gli altri
11- Vivere di rimpianti o di rimorsi? Semplicemente vivere per vivere

ECCO LE MIE 11 DOMANDE PER I BLOG CHE PREMIERO':
1- Vivere in Città o in Campagna?
2- La tua canzone preferita?
3- Il film che ti piace di più?
4- Carne o pesce?
5- Una tua passione?
6- Meglio un giorno da leoni o cento da pecora?
7- The o caffè?
8- Qual'è la vacanza dei tuoi sogni?
9- Qual'era il tuo cartone animato preferito?
10- Il tuo libro preferito?
11- Il protagonista di quale romanzo vorresti essere?

ECCO I BLOG CHE PREMIO:
1- novedadesdecartelera
2- lauratralenuvole
3- viviincucina
4- palvientretodoloqueentre
5- abalariosycomplementoslaestrellachata
6- buonappetitoolanda
7- bazzicandoincucina
8- antoportalerecensioni
9- cocinandoenmarte
10- lemargheritine
11- zuccheramente










domenica 21 aprile 2013

TARALLI SUGNA E PEPE

Proprio l'altro giorno, insieme ai taralli di nonna Ida ho deciso di provare per la prima volta quelli che realmente a Napoli definiscono taralli. Eh si , il papà ed il marito , entrambi napoletani, ci tengono a queste precisazioni, altrimenti secondo loro perdiamo le tradizioni...mah . Comunque a richiesta di tutti ho realizzato questi taralli, che in commercio possiamo trovare in due diverse forme : la classica ( quella tondeggiante tipica appunto dei taralli) , oppure a bastoncini intrecciati, decorati con le mandorle.
Devo proprio dire che sono state superate tutte le mie aspettative e che in men che non si dica, non ne è rimasta neanche una briciola. Puff !!! Tutto sparito , polverizzato...direi che vista la reazione, il risultato è piaciuto!!!!



- Difficoltà : media
- Tempo : 3 ore circa
- Costo : € 5

- Ingredienti :
1 Kg di farina tipo "00"
300 g di sugna
250 g di mandorle
1 cucchiaio di sale fino
10 g di lievito di birra 
pepe                                                                                
acqua 

- Preparazione :
La sera precedente prendete 200 g di farina , a cui aggiungerete il lievito disciolto in acqua tiepida ed impastate fino ad ottenere un composto "molliccio".
Lasciatelo riposare per tutta la notte e al mattino seguente aggiungete i restanti 800 g di farina, la sugna, il sale disciolto in un pò di acqua, metà delle mandorle e abbondante pepe nero.
Impastate aggiungendo all'occorrenza un pò di acqua, fino a quando non otterrete un composto liscio ed omogeneo. Adesso ricavate circa 40 taralli ( tutto dipende dalla grandezza in cui desiderate realizzarli) , poneteli sulle teglie, decorateli con le restanti mandorle  e lasciateli lievitare per 2 ore circa.
Trascorso tale tempo infornateli o nel forno a legna o in quello tradizionale della cucina a 200° per circa un'oretta ( quando acquisteranno un bel colore bruno sono pronti), appena sfornati risulteranno morbidi, ma quando si raffredderanno acquisteranno la loro tipica friabilità.

venerdì 19 aprile 2013

I TARALLI DI NONNA IDA

La primavera sembra proprio arrivata: le giornate sono piacevolmente soleggiate, le persone sembrano rinate... e noi donne della mia famiglia , diventiamo più laboriose delle formiche. Sì , perché altro che pulizie di primavere e cose del genere , sembriamo delle vere e proprie formiche che laboriose , tutto il giorno corrono avanti e indietro per darsi da fare... Proprio l'altro giorno con la mia mamma ( Ida) e le sue sorelle , ci siamo date un gran da fare per preparare i taralli tipici della mia zona. Ogni regione ha i propri, che si presentano chi con il finocchietto selvatico  e chi senza, chi con l'olio di oliva....e così via.  Noi li abbiamo preparati in due diverse versioni, ma oggi ve ne illustrerò una soltanto, per la prossima dovrete attendere il prossimo post. 
La ricetta è quella che utilizzava la mia nonna, che a sua volta utilizzava sua madre e la madre di quest'ultima...beh in parole povere è quella che ci tramandiamo di generazione in generazione. Logicamente non potevamo farne un chilo, ma nemmeno 2  o 3 , ma bensì 13 ( non spaventatevi perchè sono stati divisi in più famiglie) e la cosa più bella è stato l'immergersi in un'ambientazione che aveva un gusto retrò , d'altri tempi...il forno alegna acceso, tante donnine insieme che impastavano , la fragranza del biscotto appena sfornato, ed un monellino ( il mio ) che ogni tanto correva avanti e indietro per sgranocchiarne uno...Profumi di terra , di sole, di casa, sapori di un tempo che furono e che ritornano....

- Difficoltà : media
- Tempo : 3 ore circa
- Costo : € 10


- Ingredienti per 5 kg di biscotti : 
5 kg di farina tipo "00"
1 l di olio extravergine di oliva
1 cubetto di lievito di birra
5 cucchiai da cucina di sale fino
50 g di semi di finocchietto selvatico
acqua q.b



- Preparazione :
La sera prima della realizzazione dei biscotti prendete 1 kg di farina e setacciatelo in una grande terrina. Sciogliete il cubetto di lievito di birra in acqua tiepida ( che non superi mai i 38° ) unitelo alla farina ed impastate, aggiungendo poco per volta altra acqua, fino ad avere un composto molliccio. Lasciate lievitare per una notte intera.
Al mattino aggiungete i restanti 4 kg di farina, il sale disciolto nell'acqua, l'olio di oliva , i semi di finocchietto , e ancora tanta acqua fino a che non otterrete un omogeneo  e morbido insieme. 
Lasciate riposare l'impasto per circa 15 / 30 minuti; trascorso tale tempo prendete un pò di pasta, allungatela per assottigliarla , schiacciatela leggermente con le dita , fatela roteare su se stessa e chiudetela, ottenendo la forma del classico tarallo.
Adesso dovete sbollentarli: basta riempire una pentola con dell'acqua e portarla al punto di ebollizione. E' cosa importantissima abbassare la fiamma al minimo ( infatti l'acqua non dovrà mai bollire e se così fosse potreste aggiungerci dell'acqua fredda poco per volta) e buttarvi dentro parte dei biscotti, circa 15 per volta. In un paio di minuti affioreranno in superficie, allora li scolate e li poggerete su un panno di cotone. Quando saranno freddi li sistemerete nelle teglie uno acanto all'altro, li spennellerete con della semplice acqua del rubinetto e li infornerete per circa un'oretta. 
Sia per il forno a legno che per quello delle nostre classiche cucine la temperatura si aggira sui 200° , quello che cambiano sono i tempi di cottura. 


giovedì 18 aprile 2013

CONOSCIAMOCI SU SPICCHI DEL GUSTO



Eccomi qui amici pronta per partecipare a questa nuova ed entusiasmante iniziativa per conoscere e far conoscere i propri blog e pagine facebook  ! Partecipate anche voi su www.spicchidelgusto.blogspot.it/2013/04/conosciamoci-su-spicchi-del-gusto.html  
E' semplice , basta seguire poche regole !!!!

mercoledì 17 aprile 2013

TORTA RICOTTA E PERE

Proprio questa domenica abbiamo festeggiato in casa l'arrivo della ormai tanto attesa primavera con una torta di quelle speciali, da gustare fredde, una bela "ricotta e pere ". L'ha portata zia Frappappina e a dire il vero, io sono stata sempre un pò restia nell'assaggiarla: vuoi per la ricotta ( che a me non piace mangiarla cruda) , vuoi un pò per le pere che non sono il mio frutto preferito...mah che ci volete fare, le food blogger devono pure sacrificarsi per il bene dei lettori. A dire il vero, se i risultati sono come quelli di domenica scorsa, allora mi sacrificherò più spesso, per il bene di chi legge, si intende ! 
Avrete capito che il mio non può che essere un apprezzamento al dolce in questione, poichè si differenziava dalle altre versioni che ho visto un pò in giro e che mi sono state proposte. Perchèèèè? Perchè il biscotto era al cioccolato , con la granella di nocciole... e questa per i golosi come me è una vera e propria tentazione....

Scopri un'altra ricetta con la ricotta




 - Difficoltà : facile
- Tempo : 1 ora e 1/2
- Costo : € 10 circa


- Ingredienti :

-Per il biscotto
200 g di nocciole
200 g di zucchero 
200 g di burro
60 g di farina tipo "00"
2 uova intere 
1 cucchiaio cacao amaro in polvere

- Per la farcia
500 g di ricotta vaccino
200 g di zucchero a velo vanigliato 
200 g di panna montata
4 pere

- Per lo sciroppo
100 g di acqua
100 g di zucchero



- Preparazione :
Per prima cosa preparate lo sciroppo portando ad ebollizione l'acqua con lo zucchero, e mettetevi all'interno le pere tagliate o a fette o a pezzettini, a seconda del vostro gradimento, e lasciatele sciroppare per 30 minuti.

- Per il biscotto :
Prendete lo zucchero e utilizzando un comune mixer riducetelo a velo, aggiungetevi le nocciole e tritate nuovamente. Unitevi il burro, le uova , la farina ed il cacao amaro ed amalgamate bene il tutto. 
Foderate con della carta forno due teglie del diametro di 26 cm , e dividete l'impasto in due, con una spatola allivellatelo ed infornate per 15 / 20 minuti a 180° se il forno è statico, 160° invece e ventilato.

- Per la farcia:
In una terrina versate lo zucchero a velo vanigliato e la ricotta setacciata, amalgamate bene , unitevi i 200 g di panna montata e con l'aiuto di un cucchiaio di legno girate dal basso verso l'alto molto delicatamente. A questo punto avete due opzioni: se avete tagliato le pere in piccolissimi pezzetti potrete aggiungerle all'interno della farcia e continuate a girare, altrimenti se le avete affettate sottilmente potrete semplicemente adagiarvele sopra.

- Assemblaggio :
Nel piatto da portata adagiatevi un primo biscotto, versatevi la farcia al centro e ricoprite con il secondo biscotto. Decorate a vostro piacimento e cospargete la torta di zucchero a velo. Prima di servirla riponetela in frigo per almeno 3 ore.

- Occorrente :
Mixer , carta forno, 2 teglie del diametro di 26 cm





martedì 16 aprile 2013

PREMIO LIEBSTER AWARD



Sono veramente onorata di aver ricevuto questo premio,il secondo nella mia ancora breve carriera di blogger,assegnatomi da lecosedimirtillo.blogspot.it che ringrazio molto per aver pensato anche a me nell'assegnazione.

Ecco allora le semplici regole da rispettare per aver diritto al premio:

Scrivere 11 cose su di se;
Rispondere ad 11 domande;
Premiare 11 blog con meno di 200 follower;


Undici cose su di me
1-Amo leggere
2-Adoro cucinare
3-Mi piace ricamare a punto a croce
4-Adoro passeggiare con la mia famiglia
5-Nel tempo libero amo ascoltare musica e stare all'aria aperta
6-Mi piace visitare città d'arte
7-Sono astemia
8-Sono precisa
9-Decoro tegole
10-Adoro  il presepe
11-Preferisco la montagna al mare

Rispondo alle 11 domande
1-Hai animali domestici? NO
2-Chi è il tuo scrittore preferito? KEN FOLLET
3-E il tuo cantante preferito? QUEEN
4-Un film che riguarderesti più volte? PRETTY WOMAN
5-Segui molto i reality in tv? NO
6- Weekend a casa o alla scoperta di posti nuovi?ENTRAMBI PURCHè CON LA MIA FAMIGLIA
7-Hai tatuaggi?NO
8-Se ancora non hai tatuaggi,ne faresti uno? NO
9-Rose o Margherite? ROSE
10-Dove vorresti essere ora? IN CROCIERA
11-Il tuo motto?LA VITA E' BELLA PERCHE' E' VARIA, MA SOPRATTUTTO NON FARE AGLI ALTRI, CIO' CHEVUOI CHE  GLI ALTRI  NON FACCIANO A TE 

Ecco l'elenco degli 11 blog che intendo premiare
1-lauratralenuvole.blogspot.it
2-missbutterflymakeup.blogspot.it
3-viviincucina.blogspot.it
4-bazzicandoincucina.blogspot.it
5-antoportalerecensioni.blogspot.it
6-chiaramentetorte.blogspot.it
7-cocinandoenmarte.blogspot.it
8-cucinandoindue.blogspot.it
9-dolcizia.blogspot.it
10-ilmagicomondodicinnamon.blogspot.it
11-juliaysusrecetas.blogspot.it

domenica 14 aprile 2013

CARCIOFI RIPIENI AL RISOTTO FRITTI

Dopo un bel pò di dolci, è giusto accontentare anche chi ha il palato per così dire salato. Vi presento una di quelle "bombe" , che basta mangiarne per aver fatto un pasto completo. Si perché a differenza delle altre ricette postate sui carciofi, per questa ho voluto esagerare. Di solito la preparo per un'occasione particolare, oppure per un pic-nic visto che  son buone anche da mangiare fredde, oppure per un buffet magari presentate in un modo carino. La prima volta che le ho provate ero un pò scettica sul risultato, ma vedendo lo sprint con cui poi sono state pappate non ho avuto dubbi...la ricetta è ok !!! 
Provatela , e al momento di servirla vedrete che qualcuno la rigirerà tra le mani o nel piatto svariate volte per capire quale metamorfosi ha avuto il carciofi, ma dopo il primo assaggio sentirete solo :- MMmmhhhh , aaaaahhhhhhhh ! Tutte esclamazioni di approvazione....provate per credere !!!!!




- Difficoltà : media
- Tempo : 2 ore
- Costo : € 10 circa

- Ingredienti per 25 carciofi :
25 carciofi
succo di un limone
un ciuffo di prezzemolo
sale 

- Per il ripieno

30 g di olio di oliva
3 spicchi di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
500  g di riso 
5 gambi di carciofi
una spolverata di prezzemolo
sale 
30 g di parmigiano grattugiato

- Per l'impanatura:
500 g di farina
500 g di pane grattugiato
10 uova

1 litro di olio di semi per friggere


- Preparazione :
Per prima cosa prendete i carciofi, eliminate le foglie esterne più dure, tagliatene le punte , togliete con l'aiuto di uno scavino la barba interna e lavatele. 
Mettete sul fuoco  una pentola di acqua , con il succo di un limone, alcuni ciuffi di prezzemolo e una presa di sale; appena bolle buttatevi i carciofi e fateli cuocere per 4  o 5 minuti. Scolateli e mentre li lasciate raffreddare potete preparare il ripieno.

- Ripieno:
In una pentola antiaderente mettete l'olio e i 3 spicchi di aglio; appena quest'ultimo inizierà ad imbiondire mettetevi i gambi di carciofi lavati, tagliati e privati dei filamenti esterni. Quando si saranno ammorbiditi togliete per qualche minuto la pentola sul fuoco, eliminate gli spicchi d'aglio e con un mixer o un frullatore ad immersione riducete in crema i gambi. Rimettete tutto nella pentola , riponetela sui fornelli , a fate tostare il riso. Continuate con la cottura, aggiungendo poco per volta del brodo vegetale, salate e se volete pepate. A cottura ultimata ( mi raccomando il riso deve essere al-dente ) mantecate con il parmigiano e una spolverata di prezzemolo tritato. Fate intiepidire prima di farcire i carciofi, allargando leggermente questi ultimi con la mano e pressando bene all'interno il risotto.

- Impanatura:
Dopo aver farcito i carciofi , non resta che impanarli. Prendete due vassoi o due piatti, come più preferite, e mettete in uno la farina setacciata e in altro il pangrattato , mentre in una scodella battete energicamente le 10 uova con un pizzico di sale.
Adesso prendete ogni singolo carciofo ed impanatelo dapprima nella farina, poi nell'uovo e successivamente nel pangrattato e ripetete con la sequenza nello stesso ordine un'altra volta. In questo modo l'impanatura sarà più compatta e croccante.
Prendete una padella dai bordi alti, versatevi abbondante olio di semi e friggete fino a quando i carciofi non saranno belli croccanti e dorati. Lasciateli scolare su carta da cucina assorbente e potete  servirli sia caldi che freddi .

- Occorrente :
Padella dalle pareti alte 









sabato 13 aprile 2013

LE DELIZIE DI FRAPPAPPINA

Anche oggi , per festeggiare l'approvazione da parte della FIP, voglio deliziarvi con un dolce...e che dolce!!!! Chi conosce me e la mia famiglia, vedendo il titolo si starà facendo quattro belle risate e magari starà dicendo : - Oh no >_<  Frappappina è arrivata anche sul web !!! Evvaiiii !!! In realtà c'è sempre stata, tante sono le ricette studiate e create insieme ma....Chi è Frappappina ? Chi è Frappappina ????? (sono un pò come Gabriele Cirilli, quando fa Chi è Tatiana? ) ...No, Frappappina non è l'amica mia, quella grossa, anzi è la metà di me, ma è mia sorella !!!!!
E' la gioia di mio figlio, la mitica Zia Frappappina ,come lui la definisce e ormai tutti in casa, familiari conoscenti vicini, la chiamano così. Il nomignolo è saltato fuori per caso, quando la mia piccola peste aveva pochi mesi e al suono di quel nome ( che ricordava il frate addetto alla cucina nel film "Marcellino Pane e Vino"), scattava in una fragorosa risata!!! Da allora zia Ilenia ha cambiato nome, via basta, buttiamo il vecchio e teniamoci il nuovo, più colorato e divertente.
Oggi la ricetta che vi propongo è proprio di zia Frappappina  ( e tengo a precisare sua, non come tanti a cui poi è stata data che  l'hanno spacciata per propria vantandosene ) ed è una delizia....la Delizia al limone!

P.S Credo che nella vita non ci sia cosa più bella dell'umiltà , per questo con amore e senza invidia dono le mie ricette, ed è anche giusto indicarne la provenienza.



- Difficoltà  : difficile
- Tempo : 2 ore circa
- Costo :  € 15 circa


- Ingredienti per 30 delizie :
- Per il pan di Spagna
300 g di farina tipo "00"
300 g di zucchero
6 uova intere
la buccia grattugiata di un limone
1 bustina di lievito secco per dolci

- Per la crema :
1 l di latte
6 cucchiai di farina tipo "00"
6 cucchiai di zucchero
6 uova intere
1 bustina di vanillina
100 g di panna montata
1 bicchierino di limoncello
la buccia di 2 limoni grattugiati

- Per la bagna:
300 ml di acqua
150 ml di limoncello
4 cucchiai di zucchero
la buccia di 1 limone

- Per la glassa di copertura :
200 g di crema al limone
400 g di panna montata
300 ml di limoncello
la buccia di un limone grattugiata.








- Procedimento :
-Per il Pan di Spagna :
Setacciate la farina ,unitevi lo zucchero e le uova e sbattete energicamente fino a quando il composto non risulterà bello spumoso. Lasciatelo riposare tanto tempo quanto è stato sbattuto, ed aggiungetevi il lievito. Continuate a sbattere, e versate 2 cucchiai di composto in ogni formina per delizia precedentemente imburrata.
Infornate a 150 ° se il forno è ventilato, 170° se statico per circa una ventina di minuti. Sfornatele e lasciatele raffreddare.
Una volta fredde dovrete svuotarle per poterle poi riempire di crema. 
Dalla parte liscia praticate un piccolo taglio orizzontale , togliete il "cappelletto" ma non buttatelo via perchè vi occorrerà per richiudere il dolcino una volta riempito. Svuotate e mettete da parte.

- Per la crema :

Mettere in una pentola la farina e lo zucchero e mescolateli. Unite le uova e il limone e con l'aiuto di una frusta o di un frullino, come preferite, sbattete il composto. A parte in un pentolino mettete a bollire il latte . Quando sarà pronto verserete il tutto nella pentola, avendo l'accortezza di continuare a rimestare, onde evitare grumi. Rimettete il tutto sul fuoco ancora per qualche minuto, affinchè la crema non inizi a bollire e ad addensarsi. Una volta cotta , toglietene 200 g che vi occorrerà per la glassa di copertura e lasciatela raffreddare.
Trascorso il tempo dovuto unitevi 100 g di panna precedentemente montata e 1 bicchierino di limoncello. Girate bene dal basso verso l'alto con un cucchiaio di legno.

- Per la bagna:
Mettete in un pentolino l'acqua, il limone e lo zucchero. Quando la bagna si sarà intiepidita aggiungetevi il limoncello .

- Per la glassa di copertura:
 Prendete i 200 g di crema al limone messi da parte, unitevi la panna montata, la buccia grattugiata finemente di un limone e 300 ml di limoncello e sempre con un cucchiaio di legno rimestate con delicatezza dal basso verso l'alto, ottenendo una crema non troppo solida.

- Assemblaggio :
Prendete le delizie svuotate bagnatele leggermente, riempitele con la crema al limone, richiudetele e ponetele in un vassoio dai bordi leggermente rialzati. Ripetete lo stesso procedimento per tutte e 30 . Adesso bagnatele in superficie , e con l'aiuto di un cucchiaio adagiatevi sopra la glassa ( per ognuna circa 2 cucchiai) , adesso per fare in modo che aderisca perfettamente, battete leggermente il vassoio e vedrete che la glassa inizierà a scendere per i lati, senza l'ausilio di ulteriori attrezzi.
Ponete in frigo per almeno un paio di ore prima di servirle , vanno gustate fredde, magari accompagnate da un buon limoncello della Costiera.

venerdì 12 aprile 2013

FOOD BLOG APPROVATO DALLA FIP

Circa un paio di anni fa , passeggiando in piena estate per le vie del mio borgo, lessi un tabellone pubblicitario enorme sull'inaugurazione di una gelateria , con tanto di nome in grassetto del gelataio approvato dalla FIP . In tutta verità non sapevo cosa significasse quella sigla , fino a quando non ho fatto una ricerca su internet.
La FIP è la Federazione Italiana Pasticceria Gelateria Cioccolateria , che ha lo scopo di formare personale , organizzare fiere, eventi , manifestazioni , impegnandosi e promuovendo lo sviluppo del comparto artigianale di ogni singola regione. Quindi porta in alto il nome del made in Italy , abbracciando non solo professionisti ( infatti un settore è dedicato all'Equipe Eccellenze Italiane che hanno collezionato quasi 600 medaglie d'oro in concorsi Internazionali e Mondiali) , ma anche scuole , aziende, insomma una visione a 360° di un ramo d'eccellenza della cucina italiana.
Forse vi starete chiedendo che cosa c'entro io con la FIP...e forse a dire il vero fino a qualche ora fa me lo stavo chiedendo anche io.
 Si dia il caso che la federazione da qualche tempo abbia aperto le porte al mondo dei Food Blogger, avendo e riservando per loro parole di non poco prestigio. 
Letta dell'opportunità , ero titubante se offrire la  candidatura di questo blog o meno. Ma incoraggiata in primis da mio marito e poi dal resto della mia famiglia l'ho fatto. Ma non mi aspettavo risposte positive...perchè?
Perchè rispetto a tanti altri blog il mio è molto semplice, nato con il cuore , per portare avanti tante tradizioni e tante ricette di famiglia... Si, la famiglia, proprio come la cucina, nella mia vita viaggiano di pari passo, l'una accanto all'altra, fondendosi insieme l'una con l'altra. Semplicemente per il fatto che fin da piccola mi è stato insegnato che non vi è famiglia se non ci si riunisce davanti ad una tavola imbandita (anche se il pranzo non è luculliano) e che la cucina non è solo il mezzo di nutrimento , ma anche di cancellazione di dissapori, di incomprensioni, di amarezze. Le ricette , semplici o elaborate che siano , sono fonti di ricordi e di esperienze, da custodire e condividere.
Ringrazio la FIP perchè  ha permesso di associare il nome del mio semplice blog a quello di esperti , permettendomi da blogger di potermi esprimere e far conoscere il mio pensiero a tante altre persone che usano la rete come mezzo di ricerca, lavoro, informazione. Si, perchè internet va usata nel migliore dei modi, e sono certa che se riesce ad accorciare le distanze ( non solo quelle espresse in chilometri, ma anche a livello sociale e gerarchico ) tutto può addivenire più semplice, e creare nuove forme di aggregazione.
Adesso anche io nel mio piccolo so che porto avanti il nome del made in Italy nel settore culinario, anche se fotografato in una teglia ...perchè ha sapore di fatto in casa, di famiglia , ha sapore d' Italia .
Grazie a tutti di cuore, Imma.

GLI ASPARAGI SELVATICI

Siamo in Primavera e come già detto in un post in precedenza la natura in questo periodo ci regala tanti prodotti che crescono in modo spontaneo nei nostri boschi e che fanno capolino nelle nostre cucine permettendoci di preparare tante gustose ricette. Una di queste prelibatezze è l'asparago selvatico molto diffuso dalle mie parti e di cui mio padre è un'approfondito conoscitore.

L'asparago selvatico è una pianta erbacea pluriennale conosciuta con il nome scientifico di "asparago comune",appartenente alla famiglia delle Liliaceae,sottofamiglia Asparagoideae,che produce numerosi germogli (turioni) che se lasciati crescere si sviluppano in fusti molto ramificati,alti fino a due metri. La pianta dell'asparago è caratterizzata da radici rizomatose (le cosidette zampe) di durata pluriennale,che danno origine a germogli chiamati scientificamente turioni (la parte commestibile),che presentano pseudofoglie chiamate cladodi.Questi turioni sono di dimensioni abbastanza ridotte nella circonferenza,ma maggiori in altezza rispetto a quelli coltivati, e sono usati ancora oggi in cucina e ricercatissimi dagli intenditori,anche se difficili da reperire. I germogli dell'asparago selvatico si raccolgono in primavera (Da marzo a Maggio); in genere si trovano seminascosti sotto le siepi,sui dossi,ai bordi delle radure.Sono più sottili di qualunque varietà coltivata (diametro medio alla base: 7-8 mm),di un colore che varia dal verde chiaro al verde scuro,quasi violaceo nella parte terminale.Da questa pianta sono poi derivate,da tempo immemorabile,tutte le varietà di asparago coltivate,il termine "asparago" forse deriva dal persiano çperegh ( che voleva dire punta) o dal sanscrito aspargos ( che significa germoglio).

- L'asparago nella storia:
L'asparago è originario delle regioni del Mediterraneo orientale,dove è conosciuto fin dall'antichità,quando veniva usato solamente come pianta medicinale,tanto che Linneo lo ha chiamato officinalis. Disegni dei turioni di asparagi compaiono già nelle piramidi di 5000 anni fa, per cui viene attribuita agli Egizi la diffusione di questa pianta nel bacino del Mediterraneo.
Era noto anche ai Greci (asparagòs) e ai Romani (asparagus),che lo avevavo consacrato a Venere;ne parla per primo il greco Teofrasto,nella sua "Storia delle piante" (300 A.C.),seguito poi a Roma da Catonenel "De agricoltura" e via via Plinio,Columella,Giovenale,Aulo Cornelio Celso,fino a Galeno,che ne fecel'elogio dal punto di vista medicamentoso,esagerando anche un poco nel ritenerlo capace di azione afrodisiaca e utile rimedio contro il morso dei serpenti.
Sempre i Romani,ne parlano anche come raffinato alimento;infatti Giulio Cesare,ospite a Milano di Valerio Leone,mangiò asparagi con una salasa detta "miron" e criticò gli altri ospiti che non rinunciarono a condire gli asparagi con olio,secondo l'uso antico.Apicio ci insegna ad usarlo in cucina anche essiccandolo,per poterne disporre tutto l'anno.Nel Medioevo lo troviamo citato dal Platina nel suo "De honesta voluptate et valetudine",dove chiarisce che sono buoni conditi con olio,sale e aceto.Si cita anche la ricetta del fiorentino Soderini che visse nel 1500,che prevede una bollitura degli asparagi e poi "scolati e infarinati si frigghino nella padella".In epoca recente e ai giorni nostri la storia dell'asparago riguarda quasi esclusivamente la varietà coltivata,anche se la ricerca e l'uso in cucina di quello selvatico non è mai tramontata,infatti ancora oggi in primavera nei nostri boschi si incaontrano gruppi di raccoglitori che vanno alla ricerca di questa apprezzata verdura.

- Proprietà medicinali:
Per la presenza dell'acido amminosuccinamidico l'asparago ha azione diuretica,ma è controindicato ai sofferenti di calcolosi renale,ai gottosi e nelle artropatie gottose,poiché contiene una elevata quantita di purine (acido urico) e una modesta quantità di acido ossalico. Per il suo contenuto in cellulosa è invece indicato nelle stipsi croniche e nelle coliti spastiche.

- L'asparago in cucina:
L'asparago selvatico in virtù del suo gradevole sapore,a volte un poco amarognolo,e della difficoltà del suo reperimento,è molto apprezzato in cucina dagli intenditori,che lo utilizzano per fare ottime zuppe caserecce,ma anche nei risotti,nelle minestre,nella preparazione di sughi per paste asciutte,mentre dopo averlo appena sbollentato lo condiscono semplicemente con olio e limone.Avendone a disposizione una certa quantità si possono  usare anche ripassati in padella con olio e aglio.





giovedì 11 aprile 2013

2° EDIZIONE LINK PARTY

 E' partita la seconda edizione del "link party" organizzato dal blog onlineonlove, è un'altra bella occasione per conoscere altri blog e far conoscere il proprio. Mi raccomando partecipate numerosi....

mercoledì 10 aprile 2013

Fatti conoscere 6° edizione


E' partita la sesta edizione della splendida iniziativa organizzata da Kreattiva "fatti conoscere", che ci consente di conoscere e  di far conoscere il nostro blog, partecipare è molto semplice basta indirizzarsi su questo link:
http://kreattiva.blogspot.it/2013/04/6-edizione-fatti-conoscere-su-kreattiva.html
e seguire le poche semplici regole per partecipare.
Mi raccomando partecipate numerosi.

martedì 9 aprile 2013

LA TORTA IA-IA-OHHH

Dopo un dolce ed un salato, eccomi di nuovo a pubblicare la ricetta di una torta un pò curiosa, che per protagonisti ha gli animali della fattoria del famosissimo Zio Tobia. E' stata la torta di compleanno che ho realizzato per una persona iperspeciale , che proprio per i personaggi scelti, si è presentato sotto forma di "sfottò" (scherzo)...si perchè come spesso dico nella vita per tutto c'è una spiegazione e quindi ecco i difetti che accomunano animali e festeggiato : la mucca simboleggia la testardaggine, il maialino...beh per i troppi chili presi , la gallina perchè  ogni tanto il soggetto se ne viene fuori con un coccodè assordante ( tipico delle galline quando hanno fatto appena le uova ) e la pecora, beh simbolo di docilità, ma soprattutto per la sua enorme tenerezza.
A parte gli scherzi, quel giorno c'erano dei bambini e quindi ho voluto realizzare qualcosa che piacesse soprattutto a loro e che potesse stampare sui loro bei visini un sorriso. Direi che la tecnica è ancora da affinare, ma per essere la prima volta che modellavo la pasta da zucchero, beh il risultato non è proprio da buttare...non credete?
Un' ultima cosa...guardando dopo qualche giorno le foto mi solo accorta che alla pecorella mancava un orecchio, caduto per puro caso nelle fauci della mia piccola peste, e che il maialino mostra sempre il suo lato B , colpa della fretta e di un fotografo non professionista...



- Difficoltà : difficile

- Tempo : 3 ore 
- Costo : 10 €circa

Ingredienti :
- Per il Pan di Spagna:
5 uova intere
250 g di farina tipo "00"
250 g di zucchero
1 bustina e 1/2 di lievito secco per dolci

- Per la crema alla nocciola:
1/2 l di latte 
4 cucchiai di farina
3 cucchiai di zucchero
3 uova intere
100 g di essenza alla nocciola per crema *


- Per la crema al biscotto :
1/2 l di latte
3 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di farina tipo "00"
100 g di essenza di biscotto *
3 uova intere

- Per la pasta di zucchero ( per 2 panetti):
1,2 kg di zucchero a velo
4 fogli di gelatina
60 g di acqua tiepida
100 g di miele
coloranti in gel : verde, giallo e rosso*

- Per la bagna:
1 bicchiere di liquore tipo amaretto
250 g di acqua 
3 cucchiai di zucchero

panna da montare

i suddetti prodotti sono tutti reperibili in un'ottima drogheria



Preparazione :
- Per il Pan di Spagna :
In un robot da cucina o semplicemente con un frullino tradizionale sbattete le uova, con la farina setacciata e lo zucchero , fino a quando il composto non presenterà delle bolle in superficie. A questo punto lasciatelo riposare tanti minuti quanto quelli che lo avete impastato. Trascorso questo lasso di tempo aggiungete il lievito e una mezza tazzina di acqua e amalgamatelo bene.
Versatelo in una teglia imburrata ed inforno a 150° se il forno è ventilato, 170° se il vostro forno è statico , per circa 30 / 40 minuti.
Appena è pronto sfornatelo e lasciatelo raffreddare fuori dal forno.


- Per la crema alla nocciola e al biscotto :
La preparazione per entrambi le creme è identica, quindi bastera spiegarne una .
Mettere in una pentola la farina e lo zucchero e mescolateli. Unite le uova e con l'aiuto di una frusta o di un frullino, come preferite, sbattete il composto. A parte in un pentolino mettete a bollire il latte . Quando sarà pronto verserete il tutto nella pentola, avendo l'accortezza di continuare a rimestare, onde evitare grumi. Rimettete il tutto sul fuoco ancora per qualche minuto, affinchè la crema non inizi a bollire e ad addensarsi. Quando sarà cotta aggiungetevi l'essenza alla nocciola o al biscotto  , mescolate bene e versate in una terrina facendo raffreddare la crema ricoperta con la pellicola da cucina.



- Per la pasta allo zucchero:
Preparate la pasta di zucchero almeno 24 ore prima e dividete gli ingredienti sopra elencati in 2 , per preparare 2 panetti.

Prendete i 30 g di acqua tiepida e mettete ad ammollare la gelatina. Dopo circa 15 minuti versatela in un pentolino e mettetela sul fuoco basso, quando si sarà sciolto aggiungeteci i 50 g di miele dopo appena un minuto che questo si sarà sciolto versatelo in un robot da cucina insieme allo zucchero. Fate andare a velocità moderata fino a quando non si formerà una palla che si staccherà dalle pareti del mixer.
A questo punto mettete il composto su una spianatoia e con l'aiuto dello zucchero a velo continuate ad impastare.
Prendete adesso un panetto e coloratelo con un bel colore verde , mescolando un pò di giallo e un pizzico di verde scuro , ed impastate fino a quando non otterrete uniformità nella tonalità del composto.
Adesso  l'altro panetto suddividetelo in 3 parti uguali di cui una la lascerete bianca, un' altra la colorerete gialla ed un'altra ancora rosa , aggiungendo pochissimissimo colorante rosso .

Assemblaggio :
Dividete il Pan di Spagna in 3 dischi, bagnateli leggermente con la bagna e farcitelo con le creme aiutandovi con delle sacche da pasticciere usa e getta. 
Montate la panna e ricoprite tutta la torta con uno strato sottilissimo che servirà per far aderire la pasta di zucchero.
Con un mattarello e cospargendo di zucchero a velo una spianatoia, stendete la pasta di zucchero color arancio e posizionatela sulla torta e con l'apposita spatola allivellatela.
Stendete adesso sempre su una spianatoio la pasta gialla e con uno stampino ritagliate 11 margherite e posizionatele lungo i bordi della torta , alternandole con un ovetto di tordo (questo particolare potreste anche ometterlo in realtà io l'ho preparata nel periodo pasquale e quindi potevano anche starci). 
Modellate almeno 48 ore prima gli animaletti e lasciateli asciugare all'aria e posizionateli sulla torta come più vi piacciono.
Per quanto riguarda questi ultimi creerò nei prossimi giorni dei post a parte perchè è bene che vadano spiegati passo passo, anche se posso assicurarvi che non sono affatto difficili da modellare .


Occorrente :
Mattarello, pellicola da cucina, stampini per pasta di zucchero, spatola per pasta di zucchero


Con questa ricetta ho vinto il contest "Mum's Cake Contest" organizzato dal blog "Ma la notte no"