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lunedì 20 maggio 2013

IL BABA' O LA BABESSA ?

L'altro giorno come già avevo accennato in un post precedente, ho ricevuto a casa una campionatura della farina del Molino Chiavazza . Inutile dire che appena ho aperto il pacco nel mio cervello si è accesa una lampadina, sapete di quelle che vi illuminano e che emettono anche una sorta di trillo ( le mie lampadine sono moderne, personalizzate, tipo quelle di Archimede del fumetto Topolino, ma musicali per avvisarmi che sono arrivate ). Vedendo la farina Manitoba ho subito pensato ad una Babà o come si direbbe dalle mie parti Babbà ( che è errato sia come pronuncia che come scrittura, ma noi meridionali amiamo abbondare e allora come diceva il grande Totò "abbondantis abbondantum").
Ho visto tra i miei quadernetti, tutti carucci, scritti in bella grafia ,dove ho riportato le ricette della tradizione familiare e che custodisco gelosamente, per vedere quale delle tante sul Babà potessi realizzare. Si, perchè ne ho 3 dove gli ingredienti sono gli stessi, ma vengono modificate le dosi e il procedimento per impastare.
Pensa e ripensa all'improvviso sento il campanello ed è la mia mamma. Aveva con sè la cosa principale : la teglia per la tipica forma del babà , che a me mancava...come si suol dire dalle mie parti "andavo a zappare , ma senza zappa".
Non abbiamo resistito e sotto suo consiglio ho optato per la ricetta che sto per darvi, perchè il risultato è mostruoso , quindi mani in pasto e vai....
C'è una piccola precisazione da fare, che ho appreso da poco al corso di pasticceria che ho appena frequentato. Leggendo il post, ho sempre denominato il dolce Babà ; ma in realtà nella pasticceria con tale nome si indicano quelli piccoli, monoporzione per intenderci ( che diventano familiari se li apriamo al centro e vi mettiamo tanta panna montata con fragole, o crema e amarene), questa grande invece prende il nome di Babessa....
E allora viva la Babessa, che ahimè non è nata dall'ingegno di nessun napoletano, ma di un pasticcere polacco....ma questa è tutta un'altra storia.



- Difficoltà : media
- Tempo : 3 ore circa
- Costo : € 4.50

- Ingredienti :
Per la babessa :
400 g di farina Manitoba Molino Chiavazza
100 g di burro
5 uova
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina
1 cubetto di lievito di birra

- Per la bagna :
1250 ml  di acqua
400 g di zucchero
1 bicchiere di rum al 70% di volume

-Per la glassatura lucida
4 cucchiai di marmellata di albicocche

- Procedimento :
In un robot da cucina , ma volendo potreste farlo anche a mano nonostante richieda tante energie, mettete le uova, il burro, la vanillina, il pizzico di sale, lo zucchero ed il lieviti, e lasciate amalgamare per un minuto circa. Aggiungete a questo punto la farina setacciata ed impastate fino a quando il composto non si staccherà dalle pareti del robot e risulterà molto elastico.
Adesso lasciatelo lievitare o mettendolo in una ciotola coperto con un canovaccio o all'interno della ciotola del robot. Il tempo della lievitazione può variare in base a tanti fattori, ma voi regolatevi fino a quando il composto non avrà raddoppiato o meglio quasi triplicato il suo volume. 
A questo punto rimpastatelo e alla fine sistematelo all'interno della teglia apposita, imburrata. Fatelo di nuovo lievitare e quando avrà raggiunto il bordo dello stampo infornatelo a 160° forno ventilato , 180° se statico per circa 35/40 minuti.
Io lo preparo anche 2 giorni prima di bagnarlo.

-Per la bagna:
Mettete in una pentola l'acqua e lo zucchero e ponetela su una fiamma media. Quando lo zucchero si sarà sciolto e l'acqua sarà tiepida toglietela dal fuoco e aggiungetevi il bicchiere di rum ( per la bagna potreste aggiungere ancora zucchero o liquore, a seconda del vostro gradimento). In una ciotola abbastanza grande bagnate con accortezza la babessa, facendo molta attenzione a non farla rompere. Ponetela in un vassoio da portate e mettete da parte la bagna avanzata con cui bagnerete al momento del taglio ogni singola fetta .  

- Per la glassa
 Per lucidare la superficie del dolce, basterà passare al colino per 3 volte 4 cucchiai di marmellata o confettura di albicocche e successivamente spennellare .

- Alternativa :
-Per chi volesse provare un gusto diverso, è possibile preparare una bagna al limoncello.
 Vi consiglio di far bollire nell'acqua e nello zucchero le bucce di 2 limoni ( solo la parte gialla     mi raccomando). Togliere queste ultime ed unire il limoncello. In questo modo otterrete un  ottimo babà al limoncello .

- Per chi magari in famiglia persone astemie o bambini, ci sono delle bagne analcoliche il cui sapore si avvicina molto al rum , ma si allontana dalla forte gradazione alcolica



- Occorrente :
Teglia per Babà o Babessa, robot da cucina








6 commenti:

  1. che bella che è venuta :)


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  2. No tesoro io preferisco quello tradizionale con il rhum... ma quindi mò è tradizionale polacco? Cioè dopo che i cinesi ci hanno scippato gli spaghetti mò i polacchi ci scippano il babbà? Un bascio gioia!

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  3. Ciao! Ti ricordiamo che stasera 21 maggio alle 21.30 su WiP Radio andrà in onda la seconda puntata speciale di Musical e Vecchi Merletti "Mondo Blog"! Seguici su www.assowip.it o su musicalvecchimerletti.blogspot.com! Ti aspettiamo!

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  4. Ciao Imma, ma io sapevo che il baba' era difficilisssssimo... ed io che non sono brava con i dolci non ci ho ma provato... e' vero che si sgofia facilmente ?!?

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    1. Ciao Laura , a dire il vero il babà non è difficilissimo, basta avere gli ingredienti giusti, anche se la difficoltà maggiore sta nel riuscire a bagnarlo,e nel caso della babessa a non farla rompere, visto che va rigirata. A dire il vero a me non si è mai sgonfiato, se lo provi fammi sapere come è venuto. Un bacio Imma

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  5. Il babà mi piace moltissimo, proverò questa ricetta!
    Ciao!

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