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sabato 28 marzo 2015

LA PASTIERA SALATA

Quando una food-blogger riceve magari degli omaggi dalle aziende deve sempre reinventarsi delle ricette che siano carine , ma soprattutto che non siano già presenti sul blog e quindi ripetitive. Anche con l'avvicendarsi di un periodo come quello che stiamo per vivere, ovvero la Pasqua, è giusto rispolverare le ricette degli anni precedenti, ma è anche giusto prepararne di nuove. E allora tutto  ciò cosa sta a significare? Niente di più semplice e naturale, come dico sempre mettersi con le mani in pasto.
Quest'anno è da circa un mesetto che mio marito ha stillato la lista culinaria delle cose da preparare...cose che ovviamente piacciono a lui !!! Il Casatiello , la pastiera con lo Strega che a presto vedrete pubblicata, quella di riso no, non rientra nelle sue tradizioni, ma nelle mie.
Come al solito non si accontenta o per meglio dire non si fida della fantasia della propria moglie , e arriva a casa sempre con riviste nuove di cucina.
Questa volta devo essergli davvero molto grata perchè su una di queste ho trovato la mia fonte di ispirazione per la ricetta che sto per presentarvi : una bella pastiera rustica !!! 
Da campana ho pensato che fosse una bellissima idea , ma devo dire che mangiandola , anzi divorandola , tutti hanno detto che può essere riproposta in qualsiasi momento dell'anno.
Ovviamente ho modificato qualcosina nella scelta degli ingredienti e nel quantitativo di alcuni e ho fatto BINGO !!!! Si perchè : innanzitutto non acquisto mai asparagi coltivati , visto che ho la fortuna che dove abito io madre natura mi rifornisce dei suoi, e siccome hanno un sapore più deciso ho diminuito la dose di 80 g ; secondo ho utilizzato un vero prodotto d'eccellenza , che è convolato a giuste nozze con il restante degli ingredienti , La Pepita Del Piave, del salumificio Piovesan.
Il suo sapore delicato e raffinato ha dato secondo il giudizio dei commensali quel tocco in più ...una vera e propria goduria.
Allora è inutile dilungarci, mani in pasto e buon lavoro a tutte.



- Difficoltà : media
- Tempo : 3 ore
- Costo : € 5 circa 

- Ingredienti :
Per la frolla salata :
250 g di farina "00"
3 tuorli
60 g di zucchero
100 g di burro
2 cucchiai di acqua ghiacciata
sale & pepe qb

Per il ripieno:
300 g di grano cotto (quello in barattoli)
150 g di latte
25 g di burro
5 uova intere
250 g di ricotta
100 g di asparagi 
140 g di formaggio grattugiato
120 g di salame Pepita del Piave
sale e pepe qb.



- Preparazione :
Per la frolla salata :
Versate tutti gli ingredienti in un robot da cucina e lavorate per circa 40 secondi. Dopo di che compattate a mano , avvolgete nella pellicola e ponete in frigo , lasciando riposare il composto per almeno 1 ora . Nel frattempo dedicatevi al ripieno.

Per la farcia:
In una pentola versate il grano, con il latte , il burro, il sale ed il pepe e fate cuocere 20 minuti da quando inizia il bollore , a fiamma moderata, e rimescolando di tanto in tanto. 
Tenete da parte e lasciate raffreddare .
In una ciotola a parte con uno sbattitore elettrico riducete a crema la ricotta con i tuorli, il formaggio grattugiato ed il grano ormai raffreddato.
Unite adesso gli albumi montati a neve, la Pepita del Piave tagliata a cubetti e gli asparagi tagliati a rondelle , e mescolate dal basso verso l'alto.
Foderate adesso una teglia da 28 cm di diametro, con la pasta conservata in frigo, dandogli uno spessore di mezzo centimetro. Versatevi la farcia e decorate con delle strisce di pasta dentellate.
Infornate a 170 ° forno ventilato per 50 minuti e poi per altri 5 tenendo acceso il forno solo dal basso.
Lasciate raffreddare dopo la cottura fuori dal forno e sformate.

- Occorrente :
Robot da cucina , mattarello , rondella dentellata , teglia 28 cm di diametro , sbattitore elettrico


lunedì 23 marzo 2015

SALUMIFICIO PIOVESAN VAL+ORI DEL PIAVE

Ogni regione d'Italia ha i suoi piccoli tesori culinari da scoprire ... tesori legati a tradizioni antiche o di famiglia . E propria una splendida realtà è quella di cui sono venuta a conoscenza grazie al mio blog e ad una collaborazione avviata.
Si tratta del Salumificio Piovesan , in provincia di Treviso, dove due fratelli, Silvio e Sandro , portano avanti l'attività artigianale del padre Giuseppe, iniziata nel 1960. 
I compiti tra i due fratelli sono ben divisi : Sandro ha iniziato a lavorare subito dopo gli studi nel salumificio del padre, apprendendone segreti ed esperienza , ed oggi è lui a sovrintendere alla selezione delle materie prime e del processo produttivo ; Silvio invece in seguito ad altre esperienze lavorative , si occupa dello sviluppo economico e commerciale dell'azienda. 

Lo stabilimento , che segue tutte le normative vigenti, unisce la più moderna tecnologia alla più radicata tradizione.
Le carni utilizzate sono esclusivamente carni di maiali pesanti nati, allevati e macellati esclusivamente in Italia e nello stabilimento, le più moderne tecniche tecnologie produttive vengono affiancate da lavorazioni artigianali. 
L'obiettivo principale, o per meglio dire gli obiettivi sono quelli di garantire uno standard qualitativo dei prodotti molto alto e soddisfare appieno le richieste di una clientela sempre più esigente.
Moltissimi passaggi , durante i cicli produttivi, vengono fatti ancora a mano, come : la selezione  e mondatura delle carni, la legatura di moltissimi salumi , la formatura di altri ( La Pepita del Piave) , e l'inserimento di filetti interi nella Sopressa dei Colli Asolani.
Dopo una lavorazione accurata e mi permetterei di dire molto sentita, si passa all'asciugatura e stagionatura, costantemente monitorate da un impianto di supervisione automatizzato. Nonostante il processo sia automatizzato, l'esperienza degli operatori è fondamentale, poichè sono a capire e stabilire quali siano le condizioni generali per una lavorazione che possa definirsi perfetta. Le sale destinate alla stagionatura hanno temperatura ed umidità controllate anche se c'è da dire che beneficiano della purezza dell'aria che scende dalla valle del fiume del Piave 
Tutti , ma proprio tutti i prodotti del Salumificio Piovesan sono senza aggiunta di derivati del latte o fonti di glutine , quindi adatti ad una clientela vasta .




Prodotto di spicco del salumificio è la Pepita del Piave, un impasto davvero molto saporito , ma mi permetto di dire anche molto delicato al palato, lavorato a mano e a secondo della pezzatura stagionato da un minimo di 40 ad un massimo di 60 giorni.
La carne con cui viene prodotta, viene lavorata tra le 24 al massimo 36 ore dalla macellazione e questo per conferire al prodotto un'ulteriore morbidezza.
Avvolta in una miscela di spezie il suo sapore è davvero molto delicato e posso dire che si presta benissimo per la preparazione di piatti rustici, conferendogli un profumo ed un sapore unico ed eccezionale.



Preparata con carne esclusivamente italiana, la pancetta è priva della cotenna , sostituita questa da un insieme di sale marino e spezie , ed infine avvolta in un manto di pepe nero.
Proprio il pepe le conferisce un sapore molto speziato che va a sposarsi con la dolcezza delle carni.

Tante sono i prodotti del Salumificio Piovesan : la Pepita del Piave , Sopressa del Colli Asolani, Sopressa dei Colli Asolani con Filetto Intero, Salame dei Colli Asolani, Lombo Stagionato, Coppa Veneta , Pancetta Arrotolata, Pancetta Pepata, Pancetta Affumicata , Lardo del Monfenera, Salamino Piccante , Salsiccia Trevigiana e Salamella Grill , Cotechino e Cotechino con Lingua. ed ultimo nato, ma non per questo meno importante, anzi ,è Spring - Il Salame a molla , dalla forma simpatica e adatto soprattutto se accompagnato da un buon calice di birra o bicchiere di vino. A proposito di vino quest'anno e nello specifico in questi giorni, il Salumificio Piovesan espone i propri prodotti presso il padiglione delle specialità alimentari SOL & AGRIFOOD di Vinitaly 2015.

Invito tutti a visitare il sito www.salumificiopiovesan.com e ad ammirare e i tesori di un' importante tradizione culinaria italiana 


mercoledì 11 marzo 2015

FOCACCIA DI NINO VERSIONE GLUTEN FREE

Il giorno in cui ho deciso di realizzare la focaccia di Nino, la cui ricetta la troverete cliccando QUI , non potevo esimermi dal provarla anche in versione gluten free. Si, perchè per il mio piccolo buongustaio celiaco, non avrei potuto fare altrimenti. 
Nell'ultimo anno ho provato varie miscele , e con alcune ho avuto enormi soddisfazioni, altre in vece mi hanno lasciate perplesse , lasciandomi comunque la voglia di provare sempre qualcosa di meglio.
Non vi nego che ho incontrato enormi difficoltà nel lavorare gli impasti con i robot da cucina e spesso per ottenere dei risultati migliori mi impastavo sempre a mano.
Per fortuna poi ci sono le collaborazioni che come dire...portano sempre una ventata di novità e questa volta una splendida novità.
Avevo da pochi giorni ricevuto gli omaggi della Farabella, e tra i vari prodotti, quello che mi ha incuriosito di più è stata la farina , e quindi perchè non provare a realizzare la Focaccia di Nino. Quello che mi ha davvero incuriosita è stato che sulla confezione c'era scritto che era adatta sia per gli impasti a mano che a macchina... e siccome sono come San Tommaso, vedere per credere , ho dovuto mettere la farina nel robot.
Non potevo credere ai miei occhi, e soprattutto la mio palato... una pasta facile da lavorare, lievitata perfettamente e dal sapore divino.
Anche il più piccino non ha avuto nulla da ridire , anzi ha gradito e come lui anche la figlia di una mia amica intollerante al glutine e al lattosio.
Insomma per questa volta impasterà il robot da cucina o il Bimby , e le mani le utilizzeremo solo per stendere e condire.



- Difficoltà : facile
- Tempo : 1 ora
- Costo : € 2.5 circa

- Ingredienti per una teglia da 30 cm di diametro :
1 patata cruda da 60 g 
225 g di acqua
1/2 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaino da caffè di sale
1 cucchiaino da caffè di zucchero
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
origano qb 
10 pomodorini


- Procedimento con il Bimby :
Inserire nel Bimby la patata tagliata a pezzetti ed il lievito sbriciolato : 10 sec. vel 10
Aggiungere la farina, il sale, lo zucchero e l'acqua , ed impastare 3 min. vel. Spiga e successivamente altri 2 min. Vel 6.
Trasferire l'impasto in una teglia spennellata con olio di oliva , stenderlo per bene e condire. Far lievitare per circa 30 / 40 minuti, o fin oa quando non raddoppi il proprio volume ed infornare a 200° se il forno è statico, 180° se invece ventilato per venti minuti.

- Procedimento con un classico robot da cucina :
Inserite nel robot la patata ed il lievito sbriciolato e lavorate il tutto per 1 minuto.
Unite anche qui la farina, l'acqua, il sale e lo zucchero ed impastate al massimo della velocità per 6 minuti circa, o almeno fino a quando l'impasto non risulterà bello liscio .
A questo punto versate in una teglia ed eseguito lo stesso procedimento sopra spiegato.

- Occorrente :
Teglia 30 cm di diametro , robot da cucina

martedì 3 marzo 2015

FARABELLA ... APPASSIONATI PER CIO' CHE E' NATURALMENTE BUONO

Da mamma di un bimbo celiaco devo ammettere che è molto difficile riuscire a trovare degli alimenti che soddisfino il palato , soprattutto se si  era abituati ad un'alimentazione in cui il glutine era incluso.
Di prodotti ne abbiamo testati tantissimi, alcuni a detta di mio figlio erano troppo colorati di rosso ( colorazione dovuta ad un'alta percentuale di farina di mais) , altri troppo bianchi.. per non parlare della cottura definita molliccia . Non è semplice trovare prodotti che come cottura, e gusto possano essere definiti ottimi, ma fortunatamente oggi il mondo del senza glutine è in forte espansione e quindi la ricerca non diventa poi tanto affannosa.
Oggi voglio parlarvi proprio di un'azienda che produce : gnocchi, pasta, pane, farine , sughi e conserve, la Farabella della Bioalimenta .
In un paesaggio meraviglioso , ricco di sorgenti con acqua purissima ed aria incontaminata , in Abruzzo, nel Parco Orientale del Parco Nazionale della Maiella, e di preciso a Fara San Martino , piccolo paesino conosciuto nel mondo come capitale della pasta di qualità, nasce nel 2000 lo stabilimento Bioalimenta.
Obiettivo principale è quello di rispondere alle esigenze delle persone celiache , nell'utilizzare prodotti che abbiano lo stesso aspetto e gli stessi sapori dei prodotti comuni.
Lo stabilimento è suddiviso in varie aree dedicate alla produzione di gnocchi, pasta, pane e farine, in modo che i maestri  pastai abbiano sotto controllo tutte le attività.
Alti sono gli standard qualitativi e numerosi i premi ricevuti come il "Free From Food Awards".
Tutti i prodotti utilizzati sono NO OGM e ovviamente privi di glutine , selezionati ed accuratamente miscelati tra loro per un corretto apporto calorico.




 Ma andiamo ad esaminare da vicino il contenuto del pacco ricevuto , che racchiude in maggioranza, i prodotti che la Farabella produce.




Gli gnocchi di patate vengono prodotti in una vasta gamma ; la materia essenziale ( circa l'85%) è la patata reidratata , con l'aggiunta di farina di riso, mais o grano saraceno. Tre sono le ricette per accontentare i gusti dei consumatori , così come le forme degli gnocchi , dal classico formato ,a quelli più piccoli , definiti "perle" e adatti a sughi di mare . Ancora più sfiziosi gli gnocchi con l'aggiunta di spinaci per esaltarne sapore ed arricchirli di sostanze nutrienti.
L'azienda consiglia anche in modo effettuare la cottura, per poter consumare il prodotto nel miglior modo possibile. Una volta che l'acqua ha raggiunto il punto di ebollizione , basterà calarli , girarli onde evitar che si attacchino sul fondo della pentola, ed aspettare pochi minuti, circa due, che tornino a galla e quindi scolarli.









Nello stabilimento della Bioalimenta  , si è voluto dare continuità alla tradizione della pasta , anche al consumatore del cliente che o per propria scelta o per necessità segue un'alimentazione priva di glutine.
La gamma dei formati è ampia , si passa dalla pasta corta, a quella lunga , ai formati giganti ottimi al forno come lasagne, cannelloni , calamari e tantissimi altri, a quelli a nido , ai regionali e alla linea con il grano saraceno.
Insomma vi è davvero l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda i formati.
Anche per la pasta è importante il procedimento della cottura. 
Pensate che per 100 g di pasta lunga o corta che sia, o gnocchi, occorrono un litro e mezzo di acqua a dispetto di due per i formati a nidi.
Appena l'acqua bolle versare il sale , preferibilmente quello grosso ( 5 g per ogni litro di acqua) e calare la pasta, alzando subito la fiamma , onde far perdere il bollore.Procedere con la cottura ed il tempo di riposo.
Devo ammettere che il sapore è davvero ottimo, e non si differenzia affatto da quello delle paste che contengono glutine.




Un sofisticato impianto composto da micro dosatori , miscelatore e confezionatrice volumetrica consentono la produzione di vari tipi di farine , con un mix di miscele semplici e naturali , che consentono di realizzare ottimi manicaretti fatti in casa. 
La farina per il pane e pizza, che non contiene neanche il lattosio, è composta da una miscela di amido mais, e farine di riso e mais, con l'aggiunta di inulina ed addensanti. Può essere lavorata sia a mano che in macchine per impastare.
La Farina per dolci invece è composta da farina di riso, fecola di patate, amido di tapioca, mono-digliceridi di acidi grassi e gomma di xantano ed è adatta alla preparazione di tutti i tipi di dolci.
Nella gamma delle farine poi è possibile acquistare anche farine per la pasta, di grano saraceno, di mais e di riso, oltre ad amidi, addensanti ed emulsionanti.

Allora avete capito quali sono gli ingredienti principali ed essenziale dell'azienda? Amore, attenzione nei confronti dei clienti, acqua ed aria purissima, maestria , ricerca e impianti di altissimo livello.

Vi invito tutti a visitare il sito www.farabella.it per conoscere da vicino l'eccellenza della pasta italiana , anzi della nuova pasta italiana , priva di glutine ma non del gusto , che ci ha reso famosi in tutto il mondo.