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mercoledì 13 dicembre 2017

CORNUCOPIA DI NATALE

Questo post arriva con un pò di ritardo e con lui anche io, visto che in questi ultimi mesi dell'anno sono sempre di corsa ...credo che presto mi tramuterò nel Bianco Coniglio di Alice nel Paese delle Meraviglie munita di orologio da taschino per cronometrare ogni millesimo di secondo.
Come vi dicevo l'idea che sto per proporvi arriva in ritardo, poichè la prima volta che l'ho realizzata è stata ben 12 mesi fa, ovvero lo scorso Natale. Cercavamo con mia sorella un modo carino per regalare degli struffoli fatti ovviamente in casa , ma non volevamo proporli nel classico piatto che acquista con il tempo sapore di banalità.
Ebbene a mia sorella venne in mente di realizzare una cornucopia , che spesso viene proposta anche durante il simbolo natalizio. 
Definito letteralmente corno dell'abbondanza  è per l'appunto di buon auspicio per chi lo riceve , indicando abbondanza e fertilità soprattutto in ambito culinario. Nella mitologia greca rappresentava il corno della capra Amaltea che accudì e nutrì Giove nella sua infanzia a Creta...e mi verrebbe da dire che gira e rigira la cucina è sempre presente !!!!
Insomma l'anno scorso dovevo capire in che modo e con quali ingredienti realizzare questa cornucopia ...c'era chi mi consigliava il croccantino ( caramello e lamelle di mandorle per la precisione) , ma avevo paura di lavorarlo con due bimbi piccoli in casa ( la prudenza non è mai troppa !!!), chi con altri tipi di impasto...ma poi mi son detta perchè non iniziare a provare con un ingrediente semplice e versatile , facile da lavorare . Sono una convinta sostenitrice che nella vita qualsiasi cosa si faccia bisogna sempre iniziare dalle basi, con la massima semplicità e poi dopo specializzarsi nelle elaborazioni più complicate.
Insomma la cornucopia l'anno scorso è venuta bene, tanto da riproporla anche quest'anno in una forma ancora più perfetta .
E allora bando alle ciance , vi lascio di seguito la ricetta degli struffoli nella versione classica, ma se dovessero piacervi quelli al cioccolato vi basterà cliccare QUI  e come al solito vi lascio l'augurio di buone mani in pasto.


Difficoltà : facile per gli struffoli, difficile per la cornucopia
Tempo : 2 ore 
Costo : 10 € circa


- Ingredienti  :
Per gli struffoli 
1 kg di farina tipo "00"
3 uova intere + 3 tuorli
6 cucchiai di zucchero
100 g di burro
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 bustina di lievito secco per dolci
1 buccia di limone grattugiata
1 buccia di arancia grattugiata

1 l di olio di semi per friggere

 Per guarnire :
1 confezione di pasta sfoglia rettangolare
800 g  di miele 
1 noce di burro
1 confezione di diavoletti colorati
1 confezione di ciliegine candite
100 g di mandorle tritate 
7 monetine di cioccolato

- Procedimento :
Per gli struffoli 
Su una spianatoia versate la farina a fontana setacciata insieme al lievito  , versatevi all'interno le uova , lo zucchero, il burro fato sciogliere e intiepidire, l'olio di oliva  e la buccia degli agrumi. Impastate bene il tutto e create un composto che sia liscio, omogeneo e morbido. 
Adesso create tante striscioline e tagliate gli struffoli ( mi raccomando piccoli, poichè lieviteranno e raddoppieranno il volume in cottura). 
In una pentola o padella con i bordi molto alti , fate riscaldare bene un litro di olio di semi e friggete gli struffoli poco per volta, girandoli spesso , onde evitare che schiumano. 
Quando saranno ben dorati scolateli su carta assorbente e lasciateli raffreddare. 
Per guarnire gli struffoli  prendete le mandorle , tagliatele grossolanamente e fatele rosolare con una piccolissima nocina di burro. Appena rosolati aggiungete il miele e fatelo riscaldare a fuoco basso. 
Quando si sarà sciolto versatevi gli struffoli e rigirate per bene. 



Per la cornucopia :
Con dei fogli di carta stagnola date la forma della vostra cornucopia a forma di cono. Una volta ottenuta la grandezza che desiderate girate leggermente verso l'esterno la punta, ovvero la parte più sottile. 
Adesso arriva il momento più complicato. Rivestite la cornucopia di carta stagnola con la carta forno. Ovviamente dovrete tenerla ferma con le mani, non potete aiutarvi con nient'altro, visto che poi andrà in forno. 
Tagliate la pasta sfoglia a listarelle larghe 1 cm ognuna e iniziando dalla punta arrotolatele tute intorno alla forma. Ad ogni giro dovrete sovrapporre la striscia precedente di qualche millimetro.
Una volta completata adagiatela su una teglia rivestita di cartaforno, spennellatela con del latte e cospargetela con dello zucchero semolato.
Infornate a 180° per una ventina di minuti, fino a quando non sarà bella dorata. Sfornatela e lasciatela raffreddare; solo dopo potrete estrarre la forma, ma prestando molta attenzione altrimenti rischierete di rovinare tutto il lavoro finora fatto.
Adesso potete adagiarla in un piatto da portata e farcirla con gli struffoli, decorandola con ciliegine candite e monetine di cioccolato

- Occorrente :
Carta-forno , carta stagnola , padella dai bordi molto alti , schiumarola , piatto da portata





lunedì 13 novembre 2017

CROSTATA SALATA AL PROSCIUTTO DI MODENA DOP

Le festività natalizie sono quasi alle porte e questo significa serate tra amici ed ore intere trascorse ai fornelli per i preparativi tra cenoni e riunioni familiari varie...e allora è arrivato il momento di tirare fuori ricette sfiziose da riproporre per questa o quell'occasione.
Devo ammettere che come al solito le idee migliori mi arrivano sempre dalla mia dolce metà, nonostante sia sommersa da libri e riviste varie che abitualmente acquisto , ma lui riesce sempre a darmi degli spunti e degli input eccezionali.
La sua ultima idea è nata quando ho iniziato la mia collaborazione con il Consorzio del Prosciutto di Modena DOP ... cercavo nella mia mente e nei miei libri qualche ricetta che potesse esaltare il prodotto , dal suo colore così intenso e dal suo gusto davvero molto gradevole poichè sapido ma non salato. Ho scartato migliaia di ricette poichè le credevo troppo banali , alcune non abbracciavano i gusti di tutti i commensali ( chi mi conosce sa che ogni volta che preparo una nuova ricetta cerco l'approvazione di tutta la famiglia ) , altre non esaltavano le caratteristiche del prodotto principale.
Ed ecco che entra in scena mio marito ,che  durante uno dei miei momenti di sconforto mi dà la sua brillante idea e mi convince a seguirla , sembrava un guru ed io lì ad ascoltarlo quasi a bocca aperta...devo ammettere che però aveva ragione !!! Vi starete chiedendo cosa mi abbia detto ? Beh con una nonchalance da non riuscire a descrivere, mi ha semplicemente detto  con una fettina di Prosciutto di Modena DOP in mano :-  Ma non vedi che colore, che profumo e che sapore che ha ? Io lo utilizzerei così in purezza , servito crudo perchè è così che ne apprezzi e gusti le caratteristiche e le papille gustative vanno a mille !!!!
Hai capito il maritino e che intenditore ? Ebbene aveva ragione , quando si ha tra le mani un prodotto di ottimo qualità bisogna solo saperlo abbinare con gli elementi  giusti e spero di esserci riuscita con questa crostata salata fatta di soli e semplici ingredienti , una crostata adatta per tutti i 12 mesi dell'anno e da sfornare per ogni occasione perchè buona, veloce e facile da preparare. Il suo punto di forza è che può essere preparata qualche ora prima di servirla e quindi in caso di cene ed incontri tra amici avvantaggiarci sui tempi.
Allora non mi resta che darvi la ricetta ed augurarvi buone mani in pasto !!!

- Difficoltà : facile
- Tempo : 1 ora
- Costo : € 10 circa





- Ingredienti :
Per la base della crostata :
3 uova
125 g di latte parzialmente scremato
125 g di acqua
40 g di olio di semi di girasole
250 g di farina
1 bustina di lievito di birra istantaneo
sale qb
pepe qb

Per la farcia
200 g di formaggio spalmabile
250 g di Prosciutto di Modena DOP
200 g maionese 
pomodorini 
1 mazzetto di rucola
scaglie di Parmigiano

- Preparazione :
In una terrina mettete le uova, l'acqua, il latte , l'olio , il sale e il pepe e mescolate il tutto. Aggiungete poi la farina e il lievito ed impastate il tutto. Versate in uno stampo dentellato del diametro di 28 cm precedentemente imburrato ed infornate con il forno preriscaldato a 180° e statico, 160° se ventilato per 35 / 40 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare ricoperto da un canovaccio.
Appena la crostata si è raffreddata spalmate la superficie con il formaggio spalmabile ed adagiate nel giro esterno il Prosciutto di Modena Dop affettato. Decorate a vostro piacimento con il resto degli ingredienti avendo l'accortezza di adagiare le scaglie del parmigiano sulla rucola .

- Occorrente :
Teglia dai bordi dentellati del diametro di 28 cm , terrina .

martedì 7 novembre 2017

PROSCIUTTO DI MODENA DOP...STORIA E CULTURA DI UN'ECCELLENZA ITALIANA

Chi avrebbe mai pensato che il Prosciutto di Modena DOP ha una storia così antica da affondare le sue origini in un passato tanto remoto quanto l'era del bronzo. Le prime tracce risalgono all'epoca dei Celti che iniziarono a praticare la conservazione delle carni sotto il sale , per poi passare ai Romani, che quando partivano per le loro lunghe campagne militari portavano con sè enormi scorte di carne suina stagionata sotto il sale, tutta proveniente dalla Pianura Padana .
 La zona del modenese divenne sempre più punto di riferimento per l'allevamento dei suini e per la la lavorazione di suddette carni ; infatti la zona di produzione del Prosciutto di Modena DOP comprende la fascia collinare che si sviluppa intorno al bacino del Panaro , zona che non supera i 900 m di altitudine comprendendo anche alcuni territori delle province di Bologna e Reggio Emilia.
Un prodotto di eccellenza giunto fino ai giorni nostri  e che nel 1969 ha fatto nascere in forma del tutto volontaria il Consorzio del Prosciutto di Modena DOP , che ha ottenuto dalla CEE il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta ). Compito del Consorzio del Prosciutto di Modena DOP è quello di valorizzare , promuovere e tutelare il prodotto , salvaguardando le caratteristiche organolettiche e nutrizionali, offrendo ai consumatori quel prodotto ricco di genuinità oltre che di storia e cultura inalterato nel tempo.

Immagine tratta dal sito Consorzio del Prosciutto di Modena 

Vi starete chiedendo in che modo  si ottenga  un Prosciutto di Modena DOP ? Semplicemente partendo dalle basi , poichè tutte le fasi di lavorazione, dall'allevamento ,passando per la macellazione fino alla lavorazione delle carni è tutta strettamente controllata e certificata.
I suini utilizzati nascono e crescono rigorosamente in Italia e quelli le cui cosce diventeranno Prosciutti di Modena DOP vengono tatuati entro 30 giorni dalla nascita. Tutti i successivi processi vengono certificati da ulteriori marchi identificativi , sigilli e apposite certificazioni.
La lavorazione del Prosciutto di Modena DOP  inizia con la rifilatura della coscia, eliminando il grasso in eccesso e parte della cotenna , dando al pezzo la sua tipica forma a pera , passando poi alla salatura , senza aggiunta di additivi , coloranti e  conservanti. 
La salatura è fatta in modo tale che a fine stagionatura il prodotto sia sapido ma non salato e viene praticata due volte, a distanza di venti giorni.
Trascorso tale periodo i Prosciutti di Modena DOP vengono fatti riposare per un periodo di circa 70 giorni in stanze con umidità e temperature rigorosamente controllate. Dopo tale periodo di riposo  vengono lavati ed asciugati e da qui prende il via la vera e propria stagionatura.
Durante la stagionatura che dura almeno 14 mesi ( tutto a seconda della grandezza dei pezzi ) viene effettuata la stuccatura o sugnatura , ovvero le parti scoperte dalla cotenna vengono spalmate con un impasto fatto di grasso, sale, farina e spezie.
Come si fa a riconoscere un Prosciutto di Modena DOP ?

Immagine tratta dal sito Consorzio del Prosciutto di Modena 
Un Prosciutto di Modena DOP si riconosce ovviamente dagli innumerevoli marchi e certificazioni che come già detto riguardano tutta la filiera, dalla nascita dell'animale che ha un legame strettissimo tra la zona di produzione e la zona in cui viene allevato ,  fino alla fine del ciclo produttivo regolamentato da severe regole e regolamentate dall'organo garante esterno al Consorzio del Prosciutto di Modena DOP  autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole , Alimentari e Forestali , ovvero l'Istituto Parma Qualità.
Un altro modo per poterlo riconoscere è ovviamente dall'aspetto : classica forma a pera, dal colore rosso vivo , profumo intenso ma dolce, sapido ma non salato .
Un alimento nutriente , prevalentemente magro e digeribile , con un basso livello di colesterolo e alto contenuto proteico, adatto ad ogni tipo di dieta.
Quindi mangiamo bene, mangiamo italiano !!!!


domenica 24 settembre 2017

CASSATA RUSTICA

In una famiglia poliedrica come la mia, con mille personalità diverse di certo non ci si annoia mai...neanche sotto l'aspetto culinario.
Soprattutto con mio marito e di questo devo ringraziarlo , è uno stimolo continuo per il mio blog , mi spinge a fare ogni volta sempre di più e sempre meglio , anche se purtroppo non sempre riesco ad essere presente e a pubblicare con una certa costanza. Lo vorrei davvero tanto , ma tra la casa, due bimbi piccoli ed altre mille cose da svolgere nel quotidiano, si arriva spesso la sera a non avere più il tempo e la forza di mettersi davanti ad un pc.
Per fortuna poi arriva il week-end che ...no, non è come starete di certo pensando ci si rilassa e i ritmi si placano un pochino. Non è assolutamente così perchè  il sabato mattina lo trascorro  a fare la spesa ( come minimo faccio un salto dal macellaio di fiducia, dal fruttivendolo e al supermercato ) , e poi il pomeriggio inizio a preparare la ricetta che magari avevo in mente e che avevo deciso di preparare già dalla sera precedente.
Si, perchè dovete sapere che il venerdì sera, mentre diamo inizio al nostro fine settimana comodamente seduti sul divano a guardare la tv, mio marito con un certo aplomb puntualmente mi ripete sempre la stessa domanda :- Ma cosa mi prepari questa domenica di buona e particolare ?
E allora inizia a tirare fuori le ricette (quasi sempre rustiche) più svariate , magari anche le più complicate , con il suo modo di fare pacato, aggiungendo di tanto in tanto un :- Potresti fare questo...magari quest'altro...oppure che ne dici di questo ?
No, fermi un attimo, in cucina entro io e posso scegliere almeno cosa fare o meno ? Questo fine settimana però , dopo essermi ripresa dalle vacanze , dallo stress della riapertura delle scuole ( scherzo !!!!) mentre tutto bellino il maritino si rilassava sul divano , appena ha messo in mezzo l'argomento l'ho bloccato proponendogli una ricetta che mi ronzava nella testa da qualche giorno, e devo dire che l'ho studiata per capire come poter incastrare tra loro gli ingredienti che volevo utilizzare e riuscire ad ottenere un ottimo connubio tra il sapore e l'aspetto visivo.
Ho deciso di preparare una cassata in versione rustica e mentre per la farcia non avevo eccessivi problemi , la difficoltà stava con che cosa sostituire il pan di spagna. Pensa e ripensa ho optato per una sorta di purea mentre al posto della ghiaccia reale una leggera besciamella. Il mio più grande dubbio lo avevo riposto nella decorazione , non sapevo proprio come riprodurre il perimetro a quadri verde chiaro e verde scuro che di norma in una cassata dolce si fa con quadrati di pan di Spagna e quadrati di marzapane ai pistacchi. Per fortuna al supermercato ho avuto l'intuizione di comprare un porro...
Comunque bando alle ciance  , la cassata ha fatto il suo figurone , è piaciuta da impazzire e quindi non mi resta altro che passarvi la ricetta e buone mani in pasto !!!!


- Difficoltà : media
- Tempo : 3 ore
- Costo : € 6 circa

- Ingredienti per uno stampo da 20 cm ⌀
- Per l'esterno :
600 g  di patate
80 g di formaggio grattugiato
20 g di burro
30 g latte qb
sale & pepe qb

- Per il ripieno:
200 g di ricotta vaccino
50 g di formaggio grattugiato
50 g salame a cubetti
50 g pancetta a cubetti
pepe qb
5 fettine di salame 

- Per la besciamella 
100 g di latte
10 g burro
15 g di farina tipo  "00"
sale &pepe qb
noce moscata 

- Per la decorazione :
2 foglie di porro
1 carota
4 ravanelli


- Preparazione :
-Per la base:
Lessate le patate e dopo averle sbucciate schiacciatele per bene con uno schiacciapatate. Quando sono ancora calde aggiungete il sale, il pepe e il burro. Mescolate e lasciate raffreddare e solo dopo unirete il formaggio e continuate ad impastare aiutandovi anche con il latte.

-Per il ripieno :
Setacciate la ricotta , passandola due volte al setaccio , poi aggiungete il salame e la pancetta a cubetti, il formaggio grattugiato finemente ed il pepe ( non ho aggiunto sale poichè salumi e formaggio sono molto saporiti di loro)

- Per la besciamella :
In un pentolino fate sciogliere il burro, aggiungete la farina girando velocemente con una frusta . A questo punto poco per volta aggiungete il latte ,e aggiustate di sale pepe e noce moscata. Continuate la cottura sempre rimestando fino a quando la salsa non si addenserà.

- Per le verdure :
In una pentola con l'acqua salata sbollentate per un minuto il porro , avendo l'accortezza di prendere della foglia sia la parte più chiara che quella più scura , e dopo averla scolata di immergerla immediatamente in una ciotola con l'acqua freddissima. Nella stessa pentola poi lesserete le carote tagliate con la mandolina , un millimetro sottili. Eseguite lo stesso procedimento fatto con il porro. 
Tagliate i ravanelli e immergeteli direttamente nell'acqua fredda

- Assemblaggio :
Prendete lo stampo, foderatelo con la pellicola da cucina in modo da rivestirlo tutto e da far fuoriuscire dai bordi la carta. Prendete una parte dell'impasto fatto con le patate e stendetelo bene sul fondo e sui bordi in modo regolare. 
All'interno versate il ripieno , livellatelo bene e copritelo con le fettine di salame , questo vi aiuterà a stendere meglio il restante impasto che non direttamente sulla ricotta. ricoprite il tutto con la pellicola e mettete per almeno un paio di ore in frigo ( volendo quest'operazione potere tranquillamente farla il giorno primo di servire in tavola la cassata )
Tirato lo stampo dal frigo scaravoltate la cassata sul piatto da portata ed otterrete un risultato come quello della foto qui sotto.


Sulla superficie spalmate la besciamella , di cui ne metterete un pò in una sac-a -poche per le decorazioni, con un beccuccio molto piccolo.
Ai bordi , alternando chiaro e scuro , sistemerete i quadrati di porro, che avrete tirato dall'acqua e asciugato su un canovaccio. Con le restanti verdure ( avendo sempre l'accortezza di asciugarle) decorate la superficie.
La cassata va conservata in frigo e consumata entro e non oltre un paio di giorni.

- Occorrente:
Stampo 20 cm di diametro , setaccio, pellicola da cucina, pentola 

martedì 12 settembre 2017

BON BON ALLE NOCCIOLE E WAFER

In Italia abbiamo le migliori nocciole del mondo e quando nei giorni scorsi me ne sono ritrovate un pò in casa grazie a Riserve d'Italia ho cercato di capire in che modo poterle valorizzare.
Nella mia testa ho elaborato le ricette più strane e complicate oserei dire , ma appena mi consultavo con il mio mentore (cioè mio marito) chissà perché le aboliva tutte . Povera me !!! Difficile il marito da accontentare ...eppure questa volta ( spero proprio che non legga questo post) devo dargli assolutamente ragione. 
Infatti nell'avere un ottimo prodotto di qualità eccelsa , non c'era bisogno di elaborare una ricetta tanto complicata e magari con un numero eccessivo di ingredienti...dovevano essere le nocciole le protagoniste assolute della ricetta.
Oltretutto devo dire che mi ha lanciato anche una bella sfida, aprendo i cassetti ed il frigo mi ha detto :- Vediamo un pò che cosa prepari di buono con quello che hai in casa !!!!
Allora voleva mettermi alla prova !?!?!?! Ok, sfida accettata !!!
Non vi dico che occhiataccia gli ho lanciato , completa di scintille e super accessoriata di "adesso esci fuori da questa cucina e non ronzarmi intorno fino ad opera compiuta ".
Infatti ho approfittato per fare tutto quando lui in casa non c'era ed i piccoli giocavano tranquilli in camerette .
Ho indossato il mio bel grembiulino...ops volevo dire grembiulone (vista la stazza) e ho davvero aperto i cassetti, mettendo sul tavolo una sfilza di ingredienti che andavano dal dolce al salato. Una volta messi tutti di fronte a me il primo passo è stato capire cosa volevo realizzare , se una ricetta dolce o una salata. Scartata quest'ultima ipotesi e rimessi in dispensa gli ingredienti scartati , mi sono concentrata su quale dolce preparare ....Una torta ? Noo troppo classica forse , e se fossero stati dei bon bon ? 
L'idea mi allettava e allora mi sono messa subito all'opera !!! Ho preso...beh come dire in prestito i wafer alla nocciola di mio marito ( sono i suoi biscotti preferiti con ci al mattino spesso fa colazione ) e insieme alla crema spalmabile alla nocciola ho tirato fuori dei cioccolatini favolosi, che quando il maritino li ha assaggiati è rimasto senza parole. Addirittura ha detto che se li avessi ricoperti al posto del cacao con del cioccolato al latte e granella di nocciole sarebbero stati uguali a quelli famosissimi avvolti nella cartina dorata...che a Natale sfodera delle magnifiche pubblicità.
Beh che dire la ricetta è semplicissima, la resa è super e sono ottimi anche in questa versione ( mi sà che al maritino non è andato giù il fatto di aver perso questa sfida 😛).
E allora non mi resta altro che darvi l'elenco degli ingredienti ed augurarvi buone mani in pasto !!!!



- Difficoltà : semplice
- Tempo : 15 minuti + 2 ore di riposo
- Costo: € 5 circa 

- Ingredienti per 25 cioccolatini :
150 g di nocciole tostate + 25 nocciole intere
100 g di wafer alla nocciola
180 g di crema spalmabile alle nocciole
cacao amaro in polvere qb





- Preparazione :
In un robot da cucina mettete i wafer alla nocciola, le nocciole e la crema spalmabile alle nocciole e fate tritare per pochi secondi . Prendete il composto e lasciatelo riposare in frigo per almeno un paio di ore.
Trascorso tale tempo formate dei bon bon mettendo al centro una nocciola. Passate i cioccolatini nel cacao amaro in polvere , posizionate ciascuno di essi nei pirottini e servite.

- Occorrente:
Robot da cucina , pirottini 

buzzoole code

martedì 5 settembre 2017

RISERVE D'ITALIA....ED IL CESTO E' FATTO !!!

Benvenuto Settembre !!!! 
Ci avete mai pensato che il nono mese dell'anno in realtà scandisce l'inizio di un nuovo anno ...nel senso l'inizio di un nuovo anno lavorativo, di un nuovo anno scolastico , del campionato di calcio, e del countdown per le festività natalizie.
In rete già si parla degli addobbi che quest'anno faranno tendenza, della corsa ai regali...e vogliamo parlare proprio di questi ultimi?
Ogni anno sotto l'albero vengono strappate centinaia di metri di carte da regalo, la fantasia viene stuzzicata nel cercare di capire cosa conterrà quell'involucro misterioso, e poi...Oh no, il solito maglione che la zia ha fatto ai ferri !!!
No, non è che non piaccia ( per carità , che la zia non ne abbia ) ma solo che è due o tre taglie più piccolo o più grande , dai colori , fantasie e modelli che anche la moda degli anni '80 ne è stata esente (che non me ne voglia sempre la zia che quest'anno ha imparato il tanto agognato punto ad ape )...oppure vi è mai capitato di ricevere quegli oggetti strani, scovati chissà in quale sperduto mercatino natalizio, di cui le istruzioni sono in cirillico ? 
Eppure per far contenti tutti, secondo me basterebbe davvero molto poco , senza neanche spendere delle cifre astronomiche , regalando qualcosa che si riveli utile a tutti e che tutti, chi in un modo o nell'altro ne fa uso. Mi riferisco ai prodotti enogastronomici.







Perchè a Natale ( e non solo ) non lasciarsi trasportare in un viaggio meraviglioso che percorra l'Italia tutta, da Nord a Sud , in un intreccio di tradizioni, sapori e profumi unici al mondo e dall'infinito patrimonio culturale ? Regalare magari un bel cesto ,  affidandosi a veri e propri intenditori oltre che professionisti  , la cui passione per l'arte culinaria è diventata un vero e proprio credo , ammettendo che i prodotti da loro selezionati profumano di aria fresca, hanno i colori del cielo ed il calore della terra, dove tutto dà soddisfazione se donato e condiviso .
Posso assicurarvi che l'eleganza e la raffinatezza stupiranno chi riceverà tale dono ; un e-commerce dedicato agli acquisti online ed un servizio clienti ineccepibile, pronto a soddisfare qualsiasi richiesta e ad affiancare il cliente in ogni sua necessità. Cesti accessibili a tutti , a partire da € 14.90 fino ad un massimo di € 325  ... 







...Vini ,nocciole e  salumi piemontesi, olio extravergine della riviera Ligure , pasta di Gragnano, aceti balsamici e formaggi tipici emiliani e poi panettoni e colombe dal gusto davvero eccezionale e dalla lavorazione artigianale con solo lievito madre bianco e con 64 ore di lievitazione  . Il cuore pulsante dell'Italia vera, quella che tutto il mondo conosce e ci invidia , arriverà a casa vostra ed ogni anno Riserve d'Italia penserà a ricercare sempre nuovi prodotti, volgendo lo sguardo anche a piccoli produttori, spesso sconosciuti ai più , ma che creano il meglio dei prodotti, poichè custodi di infiniti segreti  ed ovviamente non possono mancare bontà certificate con marchi DOP , IGP , DOCG .







Ma le sorprese e le meraviglie non finiscono qui : I prodotti di Riserve D'Italia vengono consegnati in una preziosa scatola di legno creata in modo artigianale e su misura , e per le aziende è possibile personalizzare il coperchio con un proprio logo ; spedite in Italia e all'estero tramite corriere espresso con all'interno un elegantissimo biglietto che brevemente racconta la filosofia aziendale , personalizzabile anch'esso a discrezione del cliente . Tutti i prodotti inviati sono ovviamente made in Italy ed è possibile modificare a proprio piacimento il contenuto di ogni cesto...
Allora quest'anno evitate di comprare nei mercatini aggeggi strani con istruzioni in cirillico e care zie...beh gli anni 80 sono passati da un pezzo, collegatevi al sito www.riservaditalia.it e regalate , anzi mi correggo , regaliamo prodotti tutti made in Italy , poichè regaleremo un pezzo di cultura, storia e sapore ineguagliabile della nostra Terra.




giovedì 17 agosto 2017

PANINI ALL'AGLIO NERO DI VOGHIERA

" Dietro le spalle un morso di felicità ,davanti il tuo ritorno alla normalità lavoro e feste comandate ..." no, non sono io che ho scritto questa frase, ma Francesco Gabbani che trovo adorabile, e che con la sua musica ha accompagnato la mia estate... e siccome siamo ritornati alla normalità dopo 2 settimane di riposo, le ritenevo proprio appropriate.
Ovviamente abbiamo letteralmente staccato ( io e mio marito) per nostra scelta la spina da tutto ciò che era social, tecnologia, pc , tablet etc ( abbiamo usato solo i cellulari per comunicare con i familiari ) siamo ritornati posso ammetterlo più carichi che mai e abbiamo stillato tutta una serie di obiettivi da voler raggiungere e nella vita privata che con il lavoro ed il blog.
Devo ammettere che con la cucina ho preso un pò le distanze, cucinando solo il minimo indispensabile ( almeno per noi adulti) anche se di tanto in tanto ne sentivo proprio la voglia e la necessità di "strafare" ,come spesso ammette mia sorella . Sarà ...comunque sono tornata a casa con nuovi utensili per la cucina , acquistati quando andavamo in giro per negozi e centri commerciali, ma soprattutto con nuove idee, come quella che sto per presentarvi in questo post.
Prima di scendere in spiaggia io e mia sorella ci dedicavamo alla spesa e mentre una mattina stavamo in una panetteria , il mio occhi è caduto sul pane nero , per intenderci quello integrale...proprio in quel momento ho avuto la mia illuminazione seguita dal trillo .
Mi sono ripromessa che appena sarei ritornata a casa avrei sperimentato un pane il cui colore scuro non fosse dovuto alla farina, ma all'aglio nero di Voghiera e allora detto fatto.
Arrivata l'altro giorno, il tempo di sistemare due cosette in casa , accendere la radio e subito di corsa ai fornelli .
A dire il vero all'inizio sono stata un pò scettica...la ricetta forse troppo banale ( no, non ho mai visto un panino nero all'aglio, almeno dalle mie parti ) , e poi il sapore come sarebbe stato ? Ho cercato di studiare al meglio le fasi della preparazione, ma più che altro gli ingredienti : volevo un panino che fosse morbido all'interno, ma croccante all'esterno , con il sapore dell'aglio che devo dire molto delicato , accompagnato da un retrogusto di erbette aromatiche . Ebbene , il profumo già in forno era molto gradevole ed il sapore si è rivelato super , infatti mio marito che mi ha fatto da cavia lo ha gradito tantissimo , e lo ha inserito nell'elenco delle ricette da ripetere il prima possibile .
E allora a me non resta che darvi la ricetta ed augurarvi buone mani in pasto e a voi realizzarle per poter gustare e magari presentare in tavola una bella novità dal gusto davvero delicato e particolare.


- Difficoltà : facile
- Tempo : 3 ore circa 
- Costo : € 2 circa



- Ingredienti per 5 panini :

450 g di farina tipo "00" 
350 g di latte parzialmente scremato
2 cucchiaini di zucchero
2 cucchiaini di sale
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
7 g di lievito di birra in polvere
10 g di origano e rosmarino tritato
sale grosso qb


- Preparazione :
Per prima cosa mettete in un pentolino il latte e gli spicchi di agli nero privati delle cuticole e dall'inizio del bollore fateli cuocere a fiamma bassa per 15 minuti. 
Dopo che si è raffreddato passate il tutto al mixer o al minipimer , in modo da frullare l'aglio e ottenere una sorte di purea scura.
In una terrina versate la farina, il lievito, il sale e lo zucchero e con un cucchiaio di legno mescolate il tutto, in modo tale che soprattutto il lievito e la farina si mescolino bene. Aggiungete la purea di aglio , l'olio  e le erbette tritate ed impastate molto energicamente. Quando il composto sarà bello elastico incidete sulla superficie una croce, copritelo con un canovaccio e lasciatelo lievitare per un'ora o fino a quando non raddoppia il proprio volume. 
A questo punto dividetelo in 5 parti uguali e formate delle palline che inciderete leggermente sulla superficie con tre tagli paralleli. Disponetele su una teglia foderata di cartaforno, spennellateli con del latte e spolverizzateli con qualche chicco di sale grosso e erbette aromatiche.
Fate lievitare per altri 20 minuti e poi infornate nella modalità statico a 170° per 30 minuti circa. Appena sfornati lasciateli raffreddare su una graticola e poi serviteli.
Se chiusi in un sacchetto si mantengono morbidi anche per un paio di giorni.

- Occorrente :
Teglia, cartaforno

sabato 29 luglio 2017

AGLIO DI VOGHIERA DOP

"L'aglio è una vera superpillola con proprietà  antinfiammatorie, antibiotiche, anti-impotenza, salva-cuore e abbassa pressione. Insomma: un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino è un vero toccasana" e ancora "L’aglio è antisettico, disinfettante e inibisce la proliferazione dei batteri. È ricco di vitamina C e B1. Studi medici dimostrano che i consumatori d’aglio si ammalano meno di cancro allo stomaco, rispetto alla media nazionale, hanno meno infarti e malattie cardiovascolari e possiedono un sangue di eccezionale purezza"...


No, non sono stata io a dirlo ma due grandi personaggi del nostro secolo : il professore Umberto Veronesi e lo scrittore Peter Mayle e tutto questo per citare solo alcuni dei benefici nel consumare l'aglio.
Ma deve essere un aglio eccezionale e per le sue caratteristiche organolettiche e per il modo in cui viene coltivato aspetto questo da non sottovalutare al giorno d'oggi.
E allora vi consiglio l'Aglio di Voghiera DOP ...un aglio che alla vista si presenta di grossa pezzatura , con spicchi regolari, pochi ma grandi che hanno una tunica (per intenderci quella che comunemente definiamo pellicina ) sottile e immacolata, raramente striata di un rosa chiaro.

Ricco di allicina, un potente antibatterico, se schiacciato sprigiona un profumo davvero molto delicato e particolare , proprio come il suo gusto , reso unico anche dalle caratteristiche argillose  del terreno in cui viene coltivato in provincia di Ferrara.
Ogni anno oltre 100 ettari di terreno vengono avviati alla produzione di questo eccezionale prodotto ; dopo un'attenta preparazione del terreno , dal 15 settembre al 30 novembre si passa alla semina e la quantità dei semi varia a seconda della grandezza dei bulbilli , scelti e selezionati manualmente dalla coltura precedente , e  vanno distanziati 8 cm gli uni dagli altri ed ogni fila deve rispettare dai 15 ai 60 cm di distanza.
Insomma una coltivazione che si avvale ancora del lavoro sapiente e meticoloso dell'uomo, che rispetta l'ambiente e regala un prodotto unico nel suo genere...ogni singolo processo viene disciplinato e regolamentato dallo statuto del consorzio.


Particolare attenzione va all'aglio Nero di Voghiera presentato per la prima volta l'anno scorso alla tradizionale fiera dell'Aglio di Voghiera DOP ( quest'anno giunta alla ventesima edizione dal 4 al 6 agosto )  , caratteristico proprio per il suo colore nero .


Durante la lavorazione viene fatto fermentare per circa 60 giorni in un ambiente con temperatura ed umidità controllate , senza l'aggiunta di additivi e/o conservanti.  Oltre all'aspetto , anche la consistenza dell'aglio è diversa, molto più morbido al tatto e al gusto delicato e quindi più digeribile ed adattabile ad un gran numero di ricette.


Siamo purtroppo spesso portati nel consumare nelle nostre ricette l'aglio in spicchi, in camicia o tritato, ma basterebbe guardarsi un pò intorno per capire che lo troviamo in mille modi diversi : dalla maionese (rigorosamente vegana e quindi senza uova e senza glutine ) ai patè, alle confetture ...
Quindi non vi resta far altro che acquistarlo , singolarmente o in trecce , retine o sacchetti o in prodotti elaborati ed assaporare un altro dei prodotti d'eccellenza della cucina italiana , andando sul sito www.agliodivoghiera.it , dove troverete tantissime altre informazioni importanti